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Capitolo VI.
F' ìg'.
101. - St endardo
dell e milizie cittadine.
15.000 fucili, 10.000 sacchi di farina, 15.000 di avena , 2000 di riso,
3000 carr i, 150.000 fasci di fieno (1). Perirono nella mischia, 6 Gene–
rali , fra i quali il Maresciallo Marsin . Gravemente ferito a Lucento,
fu trasportato non alla
Oà
brus à,
com
è
vuole la costante tr adizione
degli abitatori del luogo (2), dove ferveva ancora la battaglia , ma
alla
Losa,
villa sorgente poco lun gi dalla
chiesa di Pozzo Strada , e, come dice una
relazione fran cese, fuori del campo, e vi morì
poco dopo soffocato dall' esplosione d'un de–
posito di polvere
lì
vicino che riempì la casa
di fumo
(3).
Mentre queste CORe succedeva no nel campo
nemico, i du e Principi di Savoia, lasciando
ai loro Luo got enenti di ra ccogliere i trofei
della vittoria, si avviarono verso la Città.
Eran circa le tre del pomeriggio, qu ando , .
per la Porta P alatina, entravano in Torino,
e tosto si dir esser o alla volta del Duomo per ringra ziar e Dio del
tri onfo ottenu to, in mezzo all'entusiasmo della popolazione.
Fin dalle prime ore del mattino i Torinesi s' erano affollati sulle
mur a, sui campanili, sui tetti delle case per contemplar la battaglia,
che doveva decidere della sorte loro. Tutti era no vivamente agitati
da lla speranza e dal timore; ma, quando, dopo il mezzogiorno , comin-
(1) Il
pa rco d'assedio stava appunto nell a villa
L a Porporata,
a destra della
fabbrica di birra Bori nghi eri.
Di
tanti trofei ben poco
c'è
rimast o, non un ca nnone,
appena qualch e bomba, qu alche pall a rinvenuta negli scav i. Dell e bandiere con–
quis tate non ve ne sono che tre. .
(S)
È
pro babile che là morisse qua lche alt r o ufficiale fran cese, che poi si con–
fuse col
~larsin ,
(3) Il deposito di polvere sarebbe quello della chiesa di Pozzo Strada, che era'
stata adibita come magazzino di mun izioni. Il Marsin fu sepolto nel conve nto '
de i Cappucci ni della Madonna di Campagna, e sopra
il
suo sepolcro Vittorio Amedeo
fece porre
il
seguente epita tio :
FERDINAN DO DE MARSI N
FRANCIAE
~IARESCALLO
SUPREMI GALLIAE ORDINIS EQUITI TORQ UATO
VALENCERARU~1
GUBERNATORI
QUO IN LOCO
7 7BRIS ANN• .
nosr.
·1706
INTER
suo
RUM
CLADE~1
ET
FUGA~1
VlCTORIA~1
EXERCITUM VITAM AMISIT
AETERNUM IN HOC TUMULO
MONUMENTUM .