

'forino eroica
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Diminuite le cure politiche,
il
Principe si volse ad abbellire la
capitale de ' suoi Stati, proseguendo in parte le opere edilizi e iniziate
dal padre, in parte costru endone di nuove.
Favorì l'edilizia cittadina, in guisa che, nel 1718, venn ero costruiti
ben 18 nuovi isolati nel qu arti ere di pon ente; ordinò si abbattessero
molte casupole per dal' luogo alla piazza di Porta Su sina, piazza
che prese in seguito il nome di Savoia;' fece costruire nuove case rme
su
.d ise~no
del Juvara e trasportò la Porta Susina sopraddetta, che
sorgeva all'estremità di via Doragro ssa , oggi Garibaldi, al finir della
strada sulla quale si innalzò .'leI 173'il la nuova Chiesa del Carmine,
I nuovi quartieri, secondo le esigenz e difensiv e del tempo, furono
muniti di bastioni e di fortilizi. Il perimetro della citt à rimase così
immutato fino al regno di Carlo Felice.
. .
Aprì in Torino strade ampie e viali alb erati con vantaggio della pub–
blica igiene e dell'estetica. Si può dir e che si deve a' Vittorio Amedeo, .
se la Capitale del Piemonte prese ad abbellirsi di Corsi larghi e diritti,
adorni di piante .gigantesche
e
fiancheggiati da comode abitazioni.
Per divertimento del pubblico fin dal J669 s'era cos tru ito un
Teatro delle feste,
proprio vicino al posto dove ora sorge il teatro
Alfieri. In quello stesso anno Carlo Emanuele II aveva cominciato
la costruzione della
R.
Accademia militare e di via della Zecca su
disegni del Conte Amedeo Castellamonte, costru zione che venn e
continuata sott o il regno del figlio.
Nel 1671 Carlo Emanuele
volendo per servizio e decoro della giu–
stizia ridurre in miglior forma le habitationi dei magistrati e delle
carceri , e volendo che si cominci da queste come quelle che ne hanno
maggior bisogno, per sicurezza de' carcerati e comoda loro habitazione,
ordinò l'acqui sto di varie case privat e, e alzò col disegno del Conte
Amedeo di Castellamonte, le carceri che erano in via San Domeni co.
Sette anni dopo fu aperta la piazza Carlina (1678) dove s i tra–
sferì il mercato del vino , ora del tutto scomparso, e in qu esta piazz a,
su disegni del Juvara, si innalzò la Chiesa delle monache di S. Croce ,
che nel 1691 pa ssarono dall'antico monastero al nuovo, cost ru ito a
tia.nc~
di detta chiesa. In que sta stessa piazza, dopo il 1682, venne
trasferito l'Albergo di Virtù, cui era sta to aggiunto (166R) il rifugio
delle povere convertite.
Nel 1680 fu costruita porta Eridana (v. p. 319), d'ordine dorico,
sormontata dalla statua d'un gue rriero, probabilmente S. Maurizio, al
cui fianco sorgevano le statue di Pallade e di Mercurio, emblemi delle
scienze e del commercio. Ne aveva fornito il disegno il Padre
Guarini.