Table of Contents Table of Contents
Previous Page  156 / 300 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 156 / 300 Next Page
Page Background

444

Capitolo VL

vava nel volto e nella persona freschezza giova nile e indole vivace

e liet a proprio quando

il

Re meditava di abdicare (1).

A sce nde re dal trono l'induceva la malferma salute,

e

secondo

il

Cihrario, anche il desiderio di assi stere all e. prime prove di regno

del 'suo er ede, ch e egli giudicava soverchia rnente debole e per ciò

facile ad essere raggirato dai ministri e dai cortigiani.

. Il Re mantenne con tutti il segreto sulle risoluzioni che aveva

pr ese, quando il 29 di cembre del 1729 chiese all'abate Palazzi, sotto–

bibliotecario dell'Univer sità, una memoria dei Sovrani ch e avevano

abdi cato alla corona, i motivi che ve li avevano indotti e le forma–

lità che erano state seguite.

Po co dopo, chiamato presso di

s è

l'abate Boggio, suo amico e

confidente, gli confessò apertamente il proposito di ritirarsi a vita

privata. Cercò dissuaderlo l'ottimo abate, con sigliandolo invece di

affidare al figlio la

luogotenenza

del potere, finchè · non si sentisse

rista bilito in salu te e nel pieno posses so dell e sue forze fisiche e

morali; ma il Re dis se al fido consigliere non piacergli le mezze

misure.

«

O

dentro o fuori

» -

dicono concludesse -

«

O

tutto o nulla,

questa

è

la mia di visa

» .

Ai primi d'a gosto del 1731, chi ese all'avv. Caissotti una copia

dell'abdicazione di Carlo V, di cendo che su quel documento, avrebbe

redatto la sua rinunz ia al trono.

Frattanto a i 12 dello stesso me se, nella cappella del Palazzo

Reale, testimoni il Lanfranchi e il cam eri ere Barbier, sposava segr eta–

mente la Novarina, cui ass egn ava come dono nuziale il titolo e il

territorio del Mar chesato di Spigno:

A questo atto inconsulto di debolezza senil é doveva purtroppo

a breve inter vallo di tempo, segu irne un altro ben più grave per lui '

e per la tranquillità dello Stato, vogliam dire quello della sua abdi-

cazione al trono.

.

Ai 31 di agosto il testo della rinunzia era stato steso, e il Re lo

leggeva al March ese Del Borgo, che cercò invano di farlo recedere

(1)

Appartenne cos te i a lla nobile casa dei Canale di Cumiana. Nel 1695 essendo

Dami gella d' onore di Mada ma Real e, Vitt orio Amedeo se n' era innamorato, e dopo

d'averl a resa madre, l' avev a congiu nta in matrimonio col Cont e di S. Sebastiano.

Rimast a vedova l'aveva ri chiamata a Corte, nominandola prima dama della Prin–

cipess a Poli ssena. V' è tu tt a probabilità che l' amore galante del Sovrano si risve–

gliasse a nco r prima che Ann a d'Orl èans, sce ndendo nella tomba lo lasciasse libero

di contrarre un nuovo matrimonio.