

440
Capitolo VI. ·
Ai 5 di ago sto dello stess o anno, con insolita pompa si gettò
la prima pietra dei lavori, durati oltre 8 anni, dell'Ospedale di
S. Giovanni, su disegni di Amedeo di Castellamonte, eretto gius ta la
felicissima espress ione dell'epigrafe latina che ne sormon ta Tin gresso:
«
Per la salute temporale del povero e p er la salute eterna del ri cco »
cui nel 1730 venne messa a fianco l'op era detta « della Maternità
» .
Cresciuti soverch iamente di numero .i mendicanti, sia per effetto
delle guerre, sia pel continuo aumento della popolazione, come
pure
pel trasferirsi dalla campagna in città delle famiglie più facoltose,
ond e fuori della capitale ' scemavano i lavori e
i
soccorsi, Vittorio
Amedeo ai 7 di aprile del 1717, raccolse tutti i questuanti, e dopo
aver imbandito per ess i un lauto banchetto in Piazza CastetIo, ser–
vito da Cavali eri e Dame,
li
fece accompagnare all'O spedale di Carità
in via Po, già sede dell'Albergo di Virtù,
Alcuni anni dopo, avendo saputo che la Confraternita del Ss. Su–
dari o desiderava edificare uno spedale pe' mentecatti, le donò il ter–
reno (1728) dove sorse il primo manicomio che servì fino al 1834.
Maria
Giovanna di Nemours, abbellì la Chiesa di S. Cristina e ne
compì la facciata su disegni del Juvara (1718) (fig. 106). Lo stesso
anno, l'in signe architetto mes sine se decorò
il
Palazzo «Madama» del
doppio sca lone (fi g. 107) e della maesto sa facciata marmorea a colonne
e pilastri corinzi, che sono fra le opere architettoniche più belle del
tempo (fig. 108).
Fra le chiese che si cos tru irono nella seconda metà del sec.
XVII ,
sa n da ricordare qu ella di S. Rocco (1668) su dise gni del Lanfranchi
col campanile recato a maggior alt ezza nel 1725; la Chiesa e
il
Con–
vento delle Convertite (1672) in via Nuova (Roma); la Chiesa dei
Pr eti della Missione in via Venti Settembre (1673); la Chiesa di S. Fi–
lipp o, una delle più grandi e più belle di Torino, secondo i disegni
del Guarini (1678), e dopo che cadde la gran cupola (26 ottobre 1714),
su quelli del Juvara; la Chiesa del Crocifisso, in via S. Teresa, data
ai frati della Bona Mort e (1679); qu ella di S. Paolo, disegnata dal
Lanfranchi (1679) che Vittorio Amedeo, nel 1729, destinò a chiesa
particolare dell'Ord ine dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Regia
Arciconfrat ernita di Santa Croce. Questo tempio, detto
ol'aBasilica
Magi strale,
di puro stil e barocco, per la grandiosità del disegno, per
la ricchezza intrin seca dei marmi che l'adornano,
è
uno dei più rag–
guardevoli della nostra Città.
Questo fervore edilizio si era comunicato a!1 che alla citt adinanza,
ond e vediamo sorge re palazzi ragguardevoli, poco adorni all'esterno,