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Capitolo VI.

meglio che un'impresa vuol esser detta una pericolo sa avventura, Il

22 agosto 1717, l'ammiraglio Leid e salpava dal porto di Barcellona

co n una flotta di 12 navi di comba ttimento e 100 trasporti, col pre–

testo di mu overe gue r ra ai Barbareschi , e improvvisamente sbarcava

a Caglia r i, riuscendo in breve a impadronirsi dell 'I sola che il Mar–

chese Rubbi gove rnava asprame nte in nome dell 'Imper atore d'Austria.

A questa notizia Francia, In ghilterra, Olanda, che per conservare

intatte, salvo legger e modifi cazioni, le clausole dell e paci d 'Utrecht e di

Rast adt, av evano po c'anzi fatto una

triplice alleanza

(4 gen naio 1717),

e l'Austria protestano minacciose cont ro l'incon sulta aggressione.

Non si sgome nta per questo l'Alb eroni: sa che le potenze prote–

stanti, stre ma te dall'ultima gue r ra, non si accin geranno tanto facil–

mente ad ingaggiarne una nuova, e spe ra di t enerle a bada coi rag–

gir i diplomati ci

cii

cui si riteneva maestro.

In Francia, morto fin dall o settembre 1715, Luigi XIV (1), la

corona era passata al pronipote Luigi XV, sott o la reggenza di Fi–

lippo, Duca d'Orl éans. Contro cos tu i _eccit a l'

Alberoni

il

partito della

vec chia Corte a ordire le fila di una congiura, guidata dal Cella–

mare, Amb asciatore di Spagna a Parigi, col .foll e di segno di ridurre

so tt o lo sce tt ro di F ilippo V, la nazione fra ncese.

Nè a tanto s i limita la irriflessi va operosità diplomati ca dell'Albe–

roni : contro Giorgio I d'Annover, succeduto ad Anna Stuart nel 1714:

eccita il

pretendent e

Giac omo III: cerca di ten ere unite le forze dell a

Sve zia e della Russia, e induce il Ragotski, fuoruscito ungh erese e

cons igliere del Sultano, a proseguire la g uerra contro l'Austria , pro–

me tte ndog li aiuti di armi e di dana ro per' parte della Sp agna.

r

nfin e si ri volge anche all 'Olanda ecc itandola a combatter e la

politica inglese, che mirava ad ingrandirsi nell 'India. Ma questa poli–

tica di ra ggiri diplomatici non riuscì: Russia e Svezia non s i pacifi–

ca ro no, l'Olanda non si mosse, e i Turchi furono vinti dallo spe ri–

mentato va lore del Princip e Eugenio.

Non si disp era per tali insuccessi il gen io inventivo dell'infati–

ca lo Cardinale ; a nzi, mentre cont inua gli armamenti atti a front eg–

gia re la gra ve s ituazione crea ta dalle su e improntitudini, apre trat-

(I ) Eg li aveva visto mori re l'una dietro l' altra le persone chepiù aveva amato:

l' unico figli o legi ttimo,

il

gran Delfino, l' allievo del Bossu et (aprile 1711), la Du–

chessa di Borgogn a, la graziosa Mari a Ade lai de di Savoia, che col suo spiri to g li

a llie tava le ore mnl inconiose de lla vecch iaia

(12

febbraio 1712), poi il marito di

lei (18 febbraio), e il loro figlio lo (8 ma rzo) .