

I reg ni di Carl o Emanuele III e di Vittorio Amedeo III
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modellati da quell'eletto artist a che fu Davide Calandra, di cu i l'arte
pianse in questi giorni la morte (fig. 119).
Sulla targa di bronzo rivolta a sud-est leggesi:
AUSP ICE
. UMBERTO l RE D'lTALIA
PRESID ENTE ONORARIO
DEL CLUB ALPINO IT ALIANO
IL NOBILE E GENEROSO PROPO SITO
DELLA SEZIONE DI PINEROLO
RI CO!'ìFERl\f AVANO
CON QUESTO P IÙ SOLENNE RI CORDO
GLI ITALIANI
XXII I LUGLIO MDCCCLXXXII
PER INI ZIATI VA
DELLE SEZIO NI DI TORINO, DI SUSA , DI PI NEROLO
DEL CLUB ALP INO ITALIA!'ìO
La··ba.ttaglia dell'Assietta fu l'ultimo fatto d'arme della fiera lotta.
I belligeranti erano stanchi e desiderosi di pace. Solo l'Austria
avrebb e voluto continuare la guerra, con la speranza di riprend ere
il Napoletano e la Slesia; ma quando seppe che l'Inghilterra non
l'avrebbe più soste nuta, addivenne an ch'ella agli accordi che furono
stipulati ad Aquisgrana. In ess a si confer marono i tr attati di Dre sda
e di Filssen nei rapporti della casa d'Au stria con la Prussia e la
Bavi era; si pattuì la restituzione dei possessi coloniali e delle ter re
occupate nei Paesi Bassi; si r iconobbe quale erede uni versal e degli
Stati Austriaci Maria Teresa e per Imp eratore suo marito F rancesco
di Lorena, Granduca di To scana. L'Au stria rinunziò al Ducato di
Parma e Piacenza, che, ingrandito col Ducato di Guastalla, fu
asse- .
gnato a D. Filippo di Borbone; ri conobbe Carlo III quale re di Napoli;
reintegrò Genova e
il
Duca di Modena nei
101'0
territori; concesse
Vigevano, Voghera e l'alto Novarese a Carlo Emanuele III di Savoia,
La pace d'Aquisgrana produsse nelle popolazioni piemontesi,
come del resto in Europa, un senso di sollievo: venivano a rifiorir e
le arti e le industrie a ristoro delle comuni miserie, e la tranquillità
rientrava nell e famiglie e nella Reggia.