

Torino eroica
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glia re nell'arte della guerra, capo dei
Wighs
allora preponderanti
nell e Camere ingl esi; e, dopo la morte di Guglielmo III, potentissimo
appress o la regina Anna Stuart che gli successe ; e il Principe
Eugenio. Capitano avv eduto e prudente nel preparare i piani di gue rra
e nel prendere le disposizioni d'indole stra teg ica ; impavido e sereno
nei pericoli del cimento ; sollecito e amorevol e ver so i feriti e i malati
per cag ion di" gue r ra, era amato come un padre dalle soldatesche
e ammirato dal popolo t ed esco.
Contro la Grande all eanza, or ganata e diretta da uomini cos iffatti,
i Borboni di Francia e di Spagna non potevano opporre, oltre le
proprie, forze collegate cons ide revoli. Essi avevano però dalla loro
il
Duca di Baviera, govern a tore dei P aesi Bassi , l'Arcivescovo di
Colonia e quattro altri Principi minori di Germania , ai qu ali è da
aggiungere il Du ca di Mantova, comper ato per danaro (1). Solo in
principio e per poco tempo tennero le parti borboniche il Re di Por–
togallo Pietro II e
il
Du ca di Savoi a.
Qu esti non poteva disinteressarsi di un a guerra, per la quale la
Lombardia poteva div entare una provincia fran cese o rimane re
dominio di Spagna. Ormai ra gioni dinastiche miravano a far dei
due Stati rivali una sola formidabil e potenza. Egli aspirava per ciò
all 'acquisto di quel paese finitimo , o quanto meno tentava di sottra rlo
alla dominazione borbonica.
In questo sen so inizio trattative con gli Alleati; ' ma dov è to sto
interromperl e per le intimazioni del Catinat. Questo gene rale gli
ricordava gli impegni con tratti con Lui gi XIV, minacciandolo, nel cas o
di una defezione; di invader e gli Stati del Pi emonte con 50.000 soldati.
Non è a dire quanto am ara so nasse nell'animo del Duca l'imposi–
zione francese; ma, date le difficili condizioni del momento, occorreva
(1) In un a lun ga serie di terzine un poeta popolare eccita l'I mperat ore a per–
donare all a città l' error e commesso di aver part eggiato per Fra ncia .
Ravveduta, signor, del gra ve errore
eccomi ge nuflessa al trono augusto
ch iedo pietade a te che mi sei gius to -
Paier
Son rea di ribellion, già lo confesso;
ma la necessità ta le mi rese
per non veder distrutto
il
bel Paese -
noster
Fa, signor , che non sia n gettate al vento
l'humili preci mie. Leopoldo invi tto
dona la grazia con gentil resc ritto . Amen.