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Capitolo VI.
di pensare al cas i suo i e pesare sulla bilancia di pr ecision e i van–
taggi della lega con la Casa borbonica e cont ra ppor re ad essi i po s–
sibili ben efici che gli deri ver ebb ero dall'alleanz a Austro-In glese.
Cer to non si può a fferma re che fin dal suo primo ritorno in Torino
avesse meditato di abbandonare la parte francese ; ma è indubitato .
che var ie cag ioni e di non piccola importanz a erano concorse per
det erminarlo a un simile pa sso. Onerose le clausole del trattato con
Lui gi XIV ; insufficienti i sussid i pattuiti per manten ere sul pied e
di gue rra l' effettivo di truppe stabilito; scarsi e .illus ori i compens i
assegnati come prezzo d'un'alleanza che imp orta va grav i danni al
Pi emonte ; in poco conto tenuti i riguardi dovutigli nelle questioni
di etichetta (1).
.
Si aggiunga inoltre che .la Corte di Versaill es diffidava di qu ella
di Torino e che , sebbe ne Vittorio Amed eo e i suoi soldati avessero
combattuto st renuame nte, il comando supremo delle truppe era
la sciato a genera li fran cesi, anzichè al Duca, contro le pr ec.ise dispo –
sizioni del trattato,
Si ca pisce quindi facilmente che Vittorio Amedeo non poteva
esse re ali eno , ove circost anze e condizioni gli fossero state favorevoli,
dal rompe re un 'all eanza, che, com'e bbe a dire più tardi in un mani–
festo ai suoi popoli, fu tant e vo lte a suo danno violata.
Le relazi oni con la Corte di Vienna del rest o, an che dopo il
tr att ato conch iuso con Luigi XI V, non erano del t utto cessate; il Duca
ave va fatto sape re a' suo i nemici che era stato trascin ato dalla necessit à
all'a llea nza bo rboni ca, e che il suo atteggiamen to av reb be potuto cam–
bia re, se i legittimi interessi della sua corona lo avessero richi esto.
Caldo fautor e di un'all eanza del Pi emonte con .gli Austro-Inglesi
era il Marchese Ercole da Priero, il qual e non tr alasciava occasion e
per indurre Vittorio Amedeo ad entra re in qu esto ordine d 'idee.
Il Duca tuttavia, dinanzi al peri colo di una vittoria francese, che
avrebb e trascinato nell'estrema rovina il Pi emonte, qualora fosse
sta to ostile alla Francia, era riluttante a rompere l'antica alleanza,
e ci vollero du e anni di trattative, condo tte abilmente dal Conte
Salvay e dall'Auer sp erg, prima che si decidess e a cambiar e
il
suo
orientamento politico.
(1) Il Lou vìlle, ch e
il
Re di Fran cia aveva messo a fian co del pronipote, nelle
sue Memorie, afferma che le questioni di cerimonia le da lui sollevate avevano lo
scopo di porre
il
Duca in condizioni tali da non pot er inte rve nire a fian co del
gene ro nella campag-na di qu ell' anno. .