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scenti del disgraziato e troppo delicato professore, la Scuola
si trovò nuovamente privata di un altro valente e chiaro
insegnante di meccanica
appli~ata
e d'idraulica pratica,
il
quale già aveva dato prove del suo sapere nell'accennata
specialità, non solo con insegnamenti lodevolmente impar–
titi, ma anche mediante alcuni lavori stati presentati e stati
pubblicati nei volumi degli Atti della
R.
Accademia delle
Scienze di Torino.
'
Perduto il professore Zucchetti, fu incaricato dell'inse–
gnamento della meccanica appliçata e dell'idraulica pratica
l'ingegnere Scipione Cappa primo assistente alla cattedra
rimasta vacante, e quest'incarico gli fu dal Ministero con-
fermato per l'anno scolastico in corso.
'
Cattedra, della scienza delle costruzioni. -
È
quest'inse–
gnamento,uno dei più importanti in una' Scuola d'ingegneria,
giacchè delle dottrine costituenti la scienza delle moderne
co~truzioni
devono servirsi non solo gli ingegneri civili, ma
ben anche gli ingegneri industriali e gli architetti. Quando
il corso si faceva all'Università questa cattedra fu illustrata
dal Menabrea; e, appena instituita la Scuola d'applicazione
per gli ingegneri, per un anno ne sostenne l'incarico l'inge–
gnere Valentino Arnò dottore aggregato alla Facoltà di
scienze fisiche e ·matematiche dell'Università.
. A partire dal principio dell'anno scolastico 1861-62 e fino
alla fine dell'anno 1864-65, insegnò
il
cavaliere Giulio Mar–
chesi, prima addetto alla Direzione per le costruzioni delle fer–
rovie liguri e quindi alla Direzione per le costruzioni delle fer–
rovie meridionali. Trasportatasi questa Direzione, nella quale
il Marchesi occupava un alto posto, a Firenze, rimase scoperto
l'insegnamento delle costruzioni; e chi scrive, trovandosi ad
occupare il posto d'assistente alla cattedra per tale insegna–
mento, fu del medesimo incaricato al principio dell'anno
,scolastico '1865-66; nel novembre dell'anno 1866 fu nominato
-professore straordinario; e quindi professore ordinario nel