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del magnanimo Regnan te si stanno maturando gli ordini di
quella che sarà tra br eve, come giova sperar lo, Scuola Alber–
tina complementare.
«Ma intanto num eroso è lo stuolo dei giovan i, ch e glor ian–
dosi di essere 'stat i allievi di questa R. M. A., a nessuno la ce–
dono dei compagni ufllzlali nei varii Corpi del R. Esercito, nella
devozione al Trono, nello zelo del
R.
Servizio, nella perizia delle
cose di guer ra.
, «Questa , comecch è imperfettissima, dimost razione d'on ore do–
veva per gra tit udine ai suoi colleghi ed ag li allievi colui che sa
di non dove re ad alt r i meriti gli onor i cui è piaciu to al generoso
Car lo Alber to di solleva r lo.
« Dal qua le t estimonianza ben alta mente onore vole ri ceve
in questi gior ni stessi l'Accademia mercè la pr omozione del suo
benemerito comandante
.ìn
2° al comando d'una bri gata, la no–
mina del suo Ispettor e gener ale degnissimo a comand ante in 2°
e la destinazione al genera le comando di un tal e personaggio
di cui non si può ricor dare
il
nome senza che si debbano ri cor–
da re i più bei gior ni della piemontese milizia che in lui come
nei generos i fratelli
trovò
nei tempi più difficili e nei più a rdui
ciment i lo specchi o de ll'o nore militare, delle cognizioni e delle
vlr tù,
sulle tracce delle quali camminera nno senza dubbi o con
bella gara i giovani d'ora in poi alle sue cure atlldati.
Il te–
nente generale
C.
Salu zzo.
»
L'opera che per molti anni Cesare Saluzzo aveva dedicato al–
l'Accademia militare non può tutta essere valutata pei cenni ,
per quanto estesi, che ne abbiamo dato. Vi è nell' azione del–
l'educatore qualche cosa ch e sfugge ad un esatto apprezzamento,
ad una precisa valutazione e ch e pure
è
parte pr incipa lissima
di essa;
è
« quell' opera di simpat ia, ch e
è
un o dei più efficaci
fra gli umani agenti; vi
è
quella specie di potenza elettr ica, che fa
dare un guizzo a tutte le fibre, scorre nella natura di quelli che
la circondano, e li costringe a mandar scintille di fuoco (1)
»,
è
quella forza raggiante che agisce specialmente sui giovani per
effet to immediato, e, più, lascia nell'animo loro impronte pro–
fonde delle quali sar anno visibili an che molto più tardi gli effet ti.
(1) SMILZ8,
n
car attere,
cap.
III.