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e in scioperi scolastici, tanto che

il

comandante credette dovere

ufficialment e smentire le voci che avevano dato luogo a quello

stato d'inquietudine (1).

Pal'imenti non poteva attribuirsi ad altro che all'ottimismo

del generale Ger mag nano

il

suo favorevole giudizio sulla brama

caldissima di studi- re da cui gli allievi erano animati. Avremo

occasion e più innanz i di rappresentare, colle parole stesse degli

. alli evi d'allora, l'ambiente dell' Accademia di quest o tempo. Vo–

gliamo intan to fin d' or a far parola di quel ri ordinamento di

essa, che pr ogettato in massima fìn dal 1832 ed elabora to es–

senzialmente, non senza contrasti col Minist ero, da Cesare Sa–

luzzo, stava per essere applicato all'Accademia.

Il 4 maggio 1839 infatti veniv ano sanciti dal Re i

Provvedi–

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ch e modificavano l'ordinamento dell'Accademia e ch e

dovevan o entra re in vigore a datare dal

l o

luglio successivo.

Ne riassumeremo le disposizioni:

« L'Accade mia, istituita per instruire nell e varie

pat-ti

del–

l'arte della guer ra quei giova ni ch e si dedicano alla carriera

milit are e desiderano intraprendere ser vizio nell'armata di tel'l'a

nella qualità di uffiziali , continu erà a dipendere direttamenle ed

esclusivamente dal Ministro della guer ra

»

(§ l). Il num ero degli

allievi

è

mantenuto a 200

(125

conoutort,

75

alunni

o pensìo–

nari del Gover no, dei quali 25 a intera pensione, 50 a mezza

pensione)

2). I r equisiti degli asp iranti sono ancora quelli del–

l'an tica Reg la, salvo che l'età

è

fissata fra i 14 anni compiut i

e i 16

5). L'a spirante deve aver un 'istruzione · prlmarla che

lo renda capace di leggere e scr ivere correttamente l'italiano,

(l ) 11 30 novembre 1838 egli emanava quest'ordine : " Pervenne a cognizio ne di S. M.

che alcuni allievi abbi ano prestat o orecchi o ad assurde vo ci portan ti, fra l'altro, che

l'educazione nell'Accademia sa rebbe per l'avvenire pr olun gata fino ai 25 anni e che

perciò essi abbiano este rnato ai parenti qualche mal cont ento esprimendo sentimenti non

convenevoli alla gratitudine dovuta al Re per l'insigne favo re loro concesso nell'am–

metterli in questa R. ){. A. - S. ){. ordina di far nolo essere sua intenzione:

l o

che

gli anni del corso ab bia no la dur a ta necessar ia per terminare gli studi prescritti dai

Regolamenti; 2'l che se vi sono alliev i che

non siano contenti

e che

i

parenti

li

vogliano

ritirarc, non vi sono difficoltà alla loro uscita, ma S. ){. fa conosce re che essi non sa–

ran no impiegati gia mmai in nessun'altra carriera. 11 comanda nte confida che gli al–

lievi, commossi al solo pensiero che la mente del Sov rano possa forma re di uno di loro

men che favorevole concetto, fara nno a ga ra onde colla

più

regolare disciplinata con–

dotta, la massima a pplicazione allo studio, i più schietti sentimenti di tale illimita ta

subordinazione alla volontà del Re, smentisca no col fatt o le voci sparse n'