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alcun accenno specia le alla disciplina, e solo ri cordava l'Indole
docile degli allievi e la lor o brama caldissima di studiare .
In
realt à, fatti recen ti non parlavano molt o in favor e di questa
vantata docilit à, chè al principio di ott obre a Ri vara gli alli evi
«
s'era no fatto lecito d'infrangere gli ordini disciplin ari e di con–
dursl in modo a ffat to disdicevole » (ordine dell 'B) e ave vano dato
occasione a punizioni severe e colle tt ive ;
il
22 ot tobre era av–
venuta l'evasione dall'Accademia di un allievo ufficiale , che aveva
t rova to il modo di delud ere tutte le vigilanze, di vestirsi da bor–
ghese, app lica rsl una barba finta ed usci l'e per essere pochi
gior ni dopo a rres ta to (l) ; e nei prìmi gior ni stessi del comando
del Ger magnano ferveva
Ira
gli alliev i una particolare agita zione
dipendente dall' attesa delle disposizioni pel ri ordinamento della
Accademia, ag itazione che si espr imeva in man canze disciplin ari
fiducia, polch e viene alle mie cure affilialo il retto av viam ento ad ogni ma niera di no–
bili disc ipline <Iella parte
più
eletta dei giovani, da cui il T rono
no nch è
la Società si
promettono a buon dir ilto uomini pr odi e religiosi, devoti al R e c militari esper–
tissimi.
" L ì
miei predecessori,
cota nto
meritev oli per ogni rispetto, fondavano l'A. AI.sovra
basi sagge e robuste, F ra questi S. E . il ca v. di Saluzzo, ora assent e con g enerale ram–
mart co
dal g rave ufficio, no migliorava l'andamento con
sa piente
e non cessa nte ope–
rosit à, colle molt epli ci cog nizio ni di cui la sua rara ed eg regia ment e va fornita. Egli
mi lasciò quindi segnata la splendida via da seguirsi, mercè della quale io av rò una
sicura g uida per
l'a
vvc nirc.
" Noi
dìpartirsì
l'E. S. da lla tanto a lui dil elta Accademi a, siccome per spicace esti–
matore del mer ito di tu tti quanti ebbero la sort e di esse re ai suoi ord ini, rendeva le
g iuste lodi ai v arii superiori, non che agli
alllev ì
tutti, encomiando negli uni Jo zelo
c la peri zia, ncgli altri l'indole docile, la br ama caldiss ima di prog redire nei buoni
studi. Non mi rim arrà pertanto se non fome nla re queste pr eziose doti giù si bene ra–
dica te,
e41
ove
le forze non pareggiassero l'animo con che Oli vi accingo,
varràa
"sor–
reggermi
il
meditarsi per me assi duamente le norm e di governo di un tanto pr edeces–
sore, oltre al conforto che
tr overò
mai sempre nei retti sensi degli attuali
superìorl
c
dei
gìovanì alltev ì. Sa rà
inoltre immutabile in me
il
pensiero che, senza lo spi rito re–
ligioso non
hav v ì
scienza ve ra ce, che la fiducia del Son ano e della socie tà tutta rl–
l'osa sona <Ii questa prhnlssìma base, che inoltre, se l'acqu isto di sva riate dottrine in–
gentilisce l'animo, conviene parimenti che
li
modi da usarsi nel reciproco consorzio
vi corrlsponda no, che , tr asandando l'urba niti., si menoma d'altretta nto quel bel fiore
d' on oratezza,
il
quale, se megli o d'ogni altra ca ratterizza li ceti g enlili, è alla perfin e
ecci tatore perenn e alle grandi cose nello sta to militare.
" Per me,
terromm ì
pot pienament e felice allorqua ndo nel volgere degli anni ve drò
(e non
andr à
la bella speranza delusa) novera re tra gli uomini utili e pr ocaccianti
maggi or lustr o allo Stato non pochi alunni della R . A. M. A sì nobil e scopo tenderà
d'or inna nzi ogni mlo sforzo c sarammi in questa guisa conced uto di comprovare la
mia illi mitata gratil udine all'a lta degnazione del magn animo 'nostro Il e c Proteg–
gitore Carlo Albert o. "
(1) L'all ievo Chiodo, autor e di codesta sca ppa ta, fu conda nnato ad uu an no di arresti
a F enestrelle c a
successìvo
a rruola mento come solda to. :Egli fu poi ammesso nel 1839
agli esami d'uffi ciale.