Table of Contents Table of Contents
Previous Page  142 / 257 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 142 / 257 Next Page
Page Background

136

La cosa, per quanto in parte provocata, aveva ecceduto d'assai

limiti d'una ragazzata, ma ciò che può essere un indizio curioso

dello spir ito dei tempi

è

il fatto avvenuto poco dopo e che non

trova spiegazione se non nel sentimento a r istocratico, pel quale

pareva un'enor mità che per un tenente B, venuto su dai gl'adi

di truppa, anda sse così severame nte puni to un alliev o appai-te–

nente per famiglia alla nobiltà, per gl'ado all'Accademia, Ecco

il fatto che dal comand ante

è

rifel'ito al Ministro perch è « dan–

nosissimo al fr utto delle rigor ose disciplin e emanat e da S, M"

nocivo al concetto di giustizia che nella mente degli allievi deve

essere nudrito per le

operazlonì

dei 101'0 super ior i, fata le alle

regole disciplina r i esistenti, ecc. » L'Allievo Dat tili, che per sup–

plica fat ta dagli allievi al Re aveva avuta commutata la puni–

zione nell'in vio ad un reggimento « giunto perciò ad Alessandria

fu subito invitato all a pr opria mensa dal Governat ore della

Di–

visione che lo collocò al primo posto d'onor e, fu all oggiat o in

casa del suo Colonnello, uscì con lui a cavallo ed ottenne alt re

distinzioni di favore, che quasi avevano sembianza di encomio

e di t rlonfo

».

Non aveva inver o torto il generale Ger magnano,

dopo esposti questi fat ti, di espandersi in vive e lunghe lagnanze

dicendo: « Qual fre no

rimarrà

a l comand ante se, ecc 1» Ma

è

probabile che le sue lagnanza siano sta t e al Ministero protocol–

lat e senz'altra conseguenza.

La salute scossa, l'età avanza ta e le

cont rar iet à

conseguent i

ai disor dini che abbiamo distesamente narrati indu ssero

il

gene–

rale Faussone di Germagnano a domandare di essere esonerato

dal comando dell' Accademia e

il

18 aprile 1841 egli venne col–

locato in disponibilità e contemporaneamente nominato commen–

da tore dell'ordine di S. Maurizio e Lazzaro, ecc. A sostituirlo

nel comando dell'Accademia venne chiamato il maggior generale

fettorio continuamente dei brocco li, che fini rono per v enir ci a noia ; pregammo che si

v ariasse quel cibo ; ci fu rlsposto con fier ezza dal

n.

che i br occoli erano an che tr oppo

buoni per noi e si continuò a Imbroccola reì come a dispetto. Fu deciso che la ri app a–

rizione dell'antipntìco legn me sa rebbe sta to

il

seg nale della ri volta. La sera a cena

compa rvero per la vent esim a vo lta i broccoli.... Corse pel r efetto r io un sussur ro d'in –

dignazione: Un piat to di broccoli volò in mezzo alla sala, poi un secondo nella schiena

del

n.,

e un ter zo, e nn qua rto, e tntti quanti....

il

suolo ne fu coperto. Il

n.,

baldan–

zoso da pprima, gridò all'ordin e e fece atto di trarre la spada ; ma la sua voce fu sof–

focata da lle nostre grid a, e tutti s'alzaro no adirati per farglisi addosso. Buon per lui

che da un finestrone ri uscì a passare nell a cucina...

" (GRIMA LDI,

op. cit.).