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Diedero allora i
raccomandati
alla loro società
il
titolo
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di
Confalone
per dinotare che sotto lo
~stend a rdo
della re-
Iigione.idella
patria e; della giu stizia, avevano restituita alla
santa città ' di BomaIa- pri stina libertà,
merc è
la protezione
di
Marin-'
San
tissima.
.
,
.
Grati , 'a queste 'pr ove, di , fedeltà c di devozione, i romani
pontefici
~l a, ' ,
colmarono di ,,pr i} ilegi e le
~iedero
le chiese
-di San Pi etro,
e
Paolo, dei Santi Quaranta Martiri..»] di là
del- T evere, di
Santa
~Iadda len'a;
della Pi ètà-al
çol osseo~(5~),
e ad amministrare gli ospedali 'dell 'Annunziala
-fuori
delle
mura di 'Roma , e dì Sant'Alberto presso Santa' Maria Mag-
giore, i ' quali ora .più: non .
e~istonò.
»;
•
'
Gregor io XIII',
Boncompagno,
addì ' 12" ottobre , 1576, ' e
colle costituzioni 58-79 che si leggono nel " tomo
II
del
Bòllario
de'l Cherubini , l'arricchiva d,i '
nuo~e '
grazi e ; nel
, '15 79 la er igeva in "arciconfraterni ta
~55) ,
e nel '1585 le af- ' /
fidava' il pietoso - incarico di, riscattare - i -sudditi
pontiflcii –
che avessero avuto la sventura
~
di cadere nelle mani'
~egli
infedeli.
' ", ,
Sis to
y,
da ultimo, confermandole.
i ,
pri
vil~_gì'
f
le
gr~zie
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di cui le erano stati prodighi i suoi predecessori , le asse–
gnava annue rendite
perchè
potesse
P
iii fàcilmente atten–
'del'';'
alla , r edenzione degli schiavi. , ,: , ,_ ' :::
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I confratelli adunque di
SaÌlt~
Croce delÌà nostra/' città,
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desiderosi di essere aggr egati a qu esta veneranda arciconfra–
ternita;
ri corsero 'alla santa sede, la quale, sempre pronta ad
accondiscender e- aquello dimand é che tendono ad accrescere"
i!
cult o di Dio ed a
promuovere
l' adempimento de' proprii
doveri , con suo decreto in data dell'Il di cembre 1608, di–
chiar ava ' la pia" socie tà aggrega
tà ,
cogli s tessi privilegi', a
quella del Confalone di Roma , e ' la decorava del titoloin–
signe di arciconfra tern ita . '
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