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GIORNALI E GIORNALISTI DEI TEMPI DI CARLO ALBERTO

Pomba ebbe l’autorizzazione di pubblicare

II mondo

illustrato,

altro importante periodico della vigilia del

1848, in cui però Carlo Alberto proibì che s'inseris­

ti) Ved. il numero di Settembre di questa R iv is ta .—

A. Manno scrive (cit.

Aneddoti documentati sulla Censura

etc.,

p. 61): « In un giornaletto di mode Delpino custodiva fra

le cuffie e gli sgonlietti delle gonnelle il fuoco sacro della

Massoneria che poi propagherà ». Fu infatti Gran Maestro

nel 1850, ed inoltre primo stenografo al Parlamento subal­

pino. Veci.: A. L izio ,

La Massoneria e il Risorgimento

italiano.

Bologna. Zanichelli. 1923.

1

. 283. Nell’Archivio di

Stato di Torino

(Carte politiche,

21) trovo il seguente brano

«li costituto di Luigi Tinelli (novembre 1833): «Non conosco

altri indirizzi che quelli di Berghim e Delpino di Torino.

I’are che l’Albera usasse dell’opera di un avv. Cappa di

Lomellina e di un Rossi di Mortara per le sue spedizioni a

Genova. Mi diceva essere quest’ultimo tra

r\’Indipendenti

».

(2) Editore A. Fontana. Usciva tutti i martedì, con

7 figurini delle mode tratti dal

Follet

di Parigi. Erano com­

pilatori fissi G. B. Buttafuoco. Gustavo Paroletti, l ’avvo­

cato Berta e il Delpino. La Polizia credeva però che «redat­

tore anonimo » fosse il Romani.

(3) Scriveva anche in altri giornali, tra cui

VAnnotatore

piemontese.

Contro di lui il Broflerio aveva già pubblicato

un articolo

(Pirateria storica,

in

Messaggtere,

22 ottobre 1836)

col quale lo accusava di aver saccheggiato il Voltaire per

certo suo lavoro sul

Regno e Corte di Luigi X IV

(Milano,

Stella, 1836).

(4)

R.

A

r ch

. 01 S

t a t o

di

T

o r in o

,

Gabinetto di Polizia.

Registro 20.

(5) Su questo giornale ved.: G.

B

c s t ic o

,

Giornali e

giornalisti del Risorgimento,

Milano, Caddeo, 1924. pp. 134

e sgg.

(6) Il governo stava in guardia contro tutto ciò che

arieggiasse

a.

lotta di classe. Nel gennaio 1836 incominciò

ad uscire a Tonno, in fascicoli mensili di 80 pagine, il

Repertorio di agricoltura

che s’era prima pubblicato a Vige-

sero biografie di personaggi viventi, eccettuati solo

coloro che avessero presieduto o presiedessero con­

gressi scientifici (13).

F. LEMMI

vano e a V’araIlo. U 3 maggio 1841 la Polizia protestò contro

la Censura perchè aveva lasciato passare un articolo che

«con veementi espressioni » tendeva «nientemeno che a

indisporre la classe del popolo contro il governo di S. M. in

proposito dell’importo del sale ». L ’articolo era stato scritto

dal sac. Domenico Milano di Biella .professore di tìsica,

che, severamente ammonito, riconobbe il suo torto e pro­

mise d ’essere più cauto in avvenire.

(7) Giova ricordare che Carlo Alberto, il 17 maggio 1834,

aveva confermato la proibizione di pubblicare poesie in

sua lode. R.

A

r c h

.

di

S

t a t o

di

T

o r in o

,

Istruzione pubblica,

Proprietà letteraria. Revisione di libri e stampe, e Censura,

1755-1851. Mazzo I.

(8)

R.

A

r ch

.

d i

S

t a t o

d i

T

o r in o

.

Gabinetto di Polizia,

Tonno,

4.

(9) Ved. in

Portafoglio maltese

(5 febbraio 1846) l’arti­

colo intitolato:

Furti letterari.

(10)

11

nome del Giribaldi si trova più volte nel

Proto­

collo della Gioirne Italia

(Ediz. nazionale), voi. IV, p. 184;

e voi. V, pp. 23. 24, 59. 104. Vedi le note a piè di pagina

dove sono riportati, in proposito, i giudizi di F. De Bonis

(Cosi

la penso,

Losanna. 1847, li, 250-260) e di F. A. Gual-

terio

(Gli ultimi rivolgimenti italiani,

V, 189).

(11) E.

P

a ssa m o n t i

,

Il giornalismo giobertiano in Torino

nel

1847-1848, Milano, Albrighi Segati etc., 1914. p. 18.

Naturalmente anche: F.

P

r e d a r i

,

l primi vagiti della libertà

in Piemonte,

Milano, Vallardi, 1861.

(12)

L'Antologia

usciva a fascicoli mensili che dovevano

formare due volumi all’anno. Nel 1846 usci un solo volume,

due nel 1847, uno nel 1848. Poi il periodico scomparve.

(13) Fu diretto prima da Giuseppe Massari, poi da Luigi

Cecconi. Cessò nel 1849. risorse nel 1860 sotto la direzione

di Enrico Montazio e scomparve definitivamente nel 1861.

E.

P

a ssam o n t i

,

op. cit.,

pp. 22 e sgg.

32

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