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E LENA FALCO MAR ISALDI

potevano scorgere le ondulanti colline che in lunga

e ravviata teoria terminano nella pianura chierese.

K nella pace, nella serenità, nella solitudine ideale

che nasceva da ogni cosa io ho creduto di scoprire

la vera personalità di questa artista. Essa mi si è

rivelata in maniera imprevista.

Lavorava con quella intensa ansia così caratte­

ristica in lei, ed il suo sguardo si spostava fermo ed

attento dalla tela al modello. Sua Madre con un libro

fra le mani manteneva quella posa un po’ rigida,

caratteristica in coloro che soffrono per un’imposta

immobilità.

La pittrice definiva con rapide pennellate il di­

segno della spalla, scendeva al braccio e via via

all'avambraccio, alle mani. Il libro incominciava a

delinearsi e posava sulle mani, leggero ed evidente

ottenuto con due soli toni bassi e misurati. Mentre

assistevo al lavoro creativo dell’artista a poco a poco

scorgevo le cose attraverso lo spirito deH’animatrice.

Il lavoro procedeva chiuso e legato da un susseguirsi

di linee e di tocchi or larghi, or serrati, che si richia­

mavano fra di loro: tutto ottenuto con dei toni bassi

dal valore cromatico fedele alla grigia chiave di aper­

tura. Tutta la vitalità di questo essere mi si palesava

ad un tratto: era come il canto in sordina di un’anima

timorosa di farsi udire, di farsi scorgere!

Gli occhi di questa pittrice vedono tutte le cose

ammantate di malinconia. Ed essa riesce ad espri­

mere le cose che guarda e le sue più nascoste sensa­

zioni con una semplicità di mezzi che può sembrare

persino voluta.

La luce che ella traduce nei suoi studi s’impone

con una misura rattenuta di tonalità grigia che

spesso trasferisce l’osservatore in un'atmosfera sorda.

In talune tele essa riesce a suggerire l'immagine un

po’ nordica della sua anima creatrice che lotta ora

con gioia ed ora con tormento contro nostalgici

richiami di brumose trasparenze.

Così inconsapevolmente essa tiene in sè la ma­

gnifica forza di saper difendere e preservare la prò

pria sensibilità da tutto ciò che si allontana dal suo

modo di intendere le cose.

Essa cammina con passo tranquillo e sicuro per

il sentiero spazioso e pieno di possibilità dell'arte,

arte che si ispira alle più pure sorgenti della natura

e del vero.

Bisogna augurarsi che questo suo prezioso tem­

peramento che assimila l’anima delle cose più umili

e più limpide non venga soffocato e paralizzato da

estranee influenze: esso basta a se stesso, e sarà

attingendo a questa armonica fonte che la nostra

giovane pittrice potrà trovare infinite possibilità di

affermarsi e rivelarsi con nuove opere.

(Foto di M. Bourgcois)

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