

ELESA FALCO MAKISALDI
ima naturalezza priva di malizia, con uno sprezzo
quasi voluto per ogni rifinitura, ina lo scopo è sempre
raggiunto: fermare l’atteggiamento di (pieU'istante.
Con lo stesso amore e con lo stesso successo
ritrae gli animali che vivono a lei vicino o a lei ven
gono dalle alte montagne, frutto di fortunate cacce.
Adagiate sopra un piano ricoperto di tovaglie, anitre
selvatiche dai toni morbidi, vellutati, modellate con
calde pennellate, larghe e disinvolte; lepri abbando
nate a lambire il piano col muso peloso, ottenute con
uno studio profondo, appassionato e paziente; vecchi
maschi di galli di monte, neri, con tutta una sfuma
tura di intenso azzurro, di struttura potente, che
conservano, anche dipinti, la fierezza battagliera del
più raro uccello delle nostre montagne.
E che dire dei suoi studi di cavalli, ottenuti con
la più grande semplicità, con qualcne tratto che
T a r a t ili
l’arte di Elena Falco Marisaldi è multiforme, l ’amore
pei cani l’ha portata alla specializzazione della pit
tura di questi difficili animali che, al contrario di
molti altri, si presentano sotto una infinita variazione
di forme e caratteri speciali inerenti e legati al tipo
di ciascuna fra le numerosissime razze canine cono
sciute. Pittura, adunque, specializzata del cane dove
le caratteristiche di ogni razza sono rispettate sino allo
M a t it a
rivela, di colpo, lo sforzo dell’animale per smuovere
il
carro di sabbia? Essa non ritrae l’elegante cavallo
«la
corsa, ma il modesto cavallo lavoratore, dalla
groppa quadrata e dai muscoli potenti tesi nello
sforzo.
Ed i cani? I suoi cani ritratti con vero amore,
"■il tutte le loro più lievi caratteristiche che dimo
strano la profonda conoscenza delle diverse razze e
1
' loro minime differenziazioni, la portano in prima
lin e a
fra quella più che esigua schiera di pittori ita
li.
mi che dedicarono il loro pennello a ll’amico del
l'uomo. E gli occhi buoni e ocracei del braccone, e
il
jk - Io
lungi» e sericeo degli elegantissimi
setters,
e
I" sguardo fiero del
pointer
e quello dolce dello spi-
n i.n e.
pare che dicano il grande affetto che la pittrice
nutre per q u o t i animali. Anzi, vorrei dire che. se
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