

U N A
G I O V A N E
P I T T R I C E :
E L E N A F A L C O M A R I S A L D I
D
icendo giovane pittrice,
è già voler determinare
una mentalità speciale gui
data non dal comune ragio
namento, ma da uno spirito
di osservazione in cui l’oc
chio discerne rapido e spa
valdo le cose nel loro stato
di bellezza e di vita e tal
volta di umorismo. Tali ca
ratteri possono attribuirsi
alla pittrice Elena Falco
Marisaldi, nata a Santo Ste
fano Belbo, ma da lungo
tempo residente nella nostra
città, che si presenta con
un’esile figura, una testa
capricciosa ed un volto pal
lido che non conosce il sor
riso, ma soltanto un riso
franco dai toni profondi,
temibile a volte più di uno
sguardo crucciato. Dato così
il suo tipo, si rimane stupiti,
quando si riscontra nel suo
dire, che sgorga scioltissimo,
un’irruenza implacabile; è il
suo spirito libero che si ma
nifesta, è spesse volte la verità sminuzzata fino
all’incredibile da una fervida fantasia che porta
l’ascoltatore in un mondo nuovo e un po' irreale e
che per questo appunto avvìnce ed incanta.
Si presentò una decina di anni or sono ad un
pittore per seguire con serietà un corso d ’arte; questo
pittore, Giovanni Guarlotti in persona, ebbe a guar
dare in viso, con un certo stupore e con una certa
diffidenza, la nuova allieva che si presentava sotto
il fragile aspetto di una fanciulla vestita da elegante
signora. In seguito, gli intendimenti seri ed i buoni
propositi si palesarono con rapidità, ed i progressi
della giovane allieva furono quelli di una tempra di
artista, che necessitava soltanto di una certa disci
plina, e di una chiarificazione
graduale,
perchè in lei
non mancava ciò che è la base
fondamentale di
ogni artista, ossia l’istinto, ma
una
volontà che
met
tesse freno ai facili
entusiasmi e agli improvvisi sco
ramenti
per qualche
mm sorpassata difficoltà.
Lo studio severo, l’insi
stenza spinta talvolta fino
al dolore, con una volontà
che si faceva tenacia, acui
rono il suo grande amore per
l’arte e la portarono allo
spirito di sacrifìcio, che in
arte conduce a qualunque
rinuncia, additandole l’ob-
biettivo supremo che per
l’artista è l’estrinsecazior''
pura e sincera del proprio
modo di sentire.
Elena Falco Marisaldi,
versatile nella sua pittura,
è un raro esempio di pittrice
che risente dell’opera del
maestro e di quello che è il
vero spirito novecentesco
per ciò che riguarda il senso
del volume e della sintesi.
Non è qui il caso di ser
virsi di quella fraseologia,
creata in questi ultimi tempi
per definire la pittura in
genere, per adoperarla a par
lare della pittura di questa
artista, ma di esaminare
piuttosto che tipo di pittura essa può dare, con
tutte le qualità e con tutti i difetti cosi legati alla
sua natura.
Diremo subito che una completa indipendenza
le permette di sbizzarrirsi colla sua arte, poiché, non
dovendo dipingere secondo il gusto di alcuno, può
dedicarsi ad essa con l’animo tranquillo e con quella
serenità di spirito, che le vengono dall'assenza di
qualsiasi legame. È raro infatti vedere un’artista
dipingere così appartata e lontana dal mondo.
I primi successi ed il grande entusiasmo la porta
rono, giovanissima, a qualche esposizione. La sua
Mostra personale di Torino di pochi anni or sono
la rivelò artista personalissima, che sa le audacie del
novecento, temperate dalle leggi dell’aureo ottocento:
è un moderno ottocento. Ben presto però si ritirò
nel suo studio a dipingere per sè stessa, per i fami
gliali e per i pochi intimi ammrjM in cm sua. La
convinzione che soltanto nd silenzio, neO’umiltà, nel*
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