Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1561 / 1821 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1561 / 1821 Next Page
Page Background

U N A

G I O V A N E

P I T T R I C E :

E L E N A F A L C O M A R I S A L D I

D

icendo giovane pittrice,

è già voler determinare

una mentalità speciale gui­

data non dal comune ragio­

namento, ma da uno spirito

di osservazione in cui l’oc­

chio discerne rapido e spa­

valdo le cose nel loro stato

di bellezza e di vita e tal­

volta di umorismo. Tali ca­

ratteri possono attribuirsi

alla pittrice Elena Falco

Marisaldi, nata a Santo Ste­

fano Belbo, ma da lungo

tempo residente nella nostra

città, che si presenta con

un’esile figura, una testa

capricciosa ed un volto pal­

lido che non conosce il sor­

riso, ma soltanto un riso

franco dai toni profondi,

temibile a volte più di uno

sguardo crucciato. Dato così

il suo tipo, si rimane stupiti,

quando si riscontra nel suo

dire, che sgorga scioltissimo,

un’irruenza implacabile; è il

suo spirito libero che si ma­

nifesta, è spesse volte la verità sminuzzata fino

all’incredibile da una fervida fantasia che porta

l’ascoltatore in un mondo nuovo e un po' irreale e

che per questo appunto avvìnce ed incanta.

Si presentò una decina di anni or sono ad un

pittore per seguire con serietà un corso d ’arte; questo

pittore, Giovanni Guarlotti in persona, ebbe a guar­

dare in viso, con un certo stupore e con una certa

diffidenza, la nuova allieva che si presentava sotto

il fragile aspetto di una fanciulla vestita da elegante

signora. In seguito, gli intendimenti seri ed i buoni

propositi si palesarono con rapidità, ed i progressi

della giovane allieva furono quelli di una tempra di

artista, che necessitava soltanto di una certa disci­

plina, e di una chiarificazione

graduale,

perchè in lei

non mancava ciò che è la base

fondamentale di

ogni artista, ossia l’istinto, ma

una

volontà che

met­

tesse freno ai facili

entusiasmi e agli improvvisi sco­

ramenti

per qualche

mm sorpassata difficoltà.

Lo studio severo, l’insi­

stenza spinta talvolta fino

al dolore, con una volontà

che si faceva tenacia, acui­

rono il suo grande amore per

l’arte e la portarono allo

spirito di sacrifìcio, che in

arte conduce a qualunque

rinuncia, additandole l’ob-

biettivo supremo che per

l’artista è l’estrinsecazior''

pura e sincera del proprio

modo di sentire.

Elena Falco Marisaldi,

versatile nella sua pittura,

è un raro esempio di pittrice

che risente dell’opera del

maestro e di quello che è il

vero spirito novecentesco

per ciò che riguarda il senso

del volume e della sintesi.

Non è qui il caso di ser­

virsi di quella fraseologia,

creata in questi ultimi tempi

per definire la pittura in

genere, per adoperarla a par­

lare della pittura di questa

artista, ma di esaminare

piuttosto che tipo di pittura essa può dare, con

tutte le qualità e con tutti i difetti cosi legati alla

sua natura.

Diremo subito che una completa indipendenza

le permette di sbizzarrirsi colla sua arte, poiché, non

dovendo dipingere secondo il gusto di alcuno, può

dedicarsi ad essa con l’animo tranquillo e con quella

serenità di spirito, che le vengono dall'assenza di

qualsiasi legame. È raro infatti vedere un’artista

dipingere così appartata e lontana dal mondo.

I primi successi ed il grande entusiasmo la porta­

rono, giovanissima, a qualche esposizione. La sua

Mostra personale di Torino di pochi anni or sono

la rivelò artista personalissima, che sa le audacie del

novecento, temperate dalle leggi dell’aureo ottocento:

è un moderno ottocento. Ben presto però si ritirò

nel suo studio a dipingere per sè stessa, per i fami­

gliali e per i pochi intimi ammrjM in cm sua. La

convinzione che soltanto nd silenzio, neO’umiltà, nel*

3 3