

F i* . 2 . A v v is a to re d 'in c e n d io
Per l’alimentazione
dei circuiti serve la
stessa centrale urbana.
Vari motivi hanno
consigliato di scegliere
per la segnalazione au
tomatica due cifre di
verse di oo che at
tualmente servono al
pubblico per chiamare
i pompieri e di dotare
l’annunciatore telefo
nico di un numero di
matricola differente da
quellodell’apparecchio
telefonico da cui è deri
vato. Di più tutto è
stato predisposto in
modo che il registra
tore nella Caserma dei
pompieri non può es
sere comandato e nem
meno disturbato usan
do i comuni apparecchi
telefonici.
Ed ora diamo alcuni particolari.
L ’avvisatore d ’incendio (tig. 2 e fig. 3) è l’organo
sensibile del sistema. Rivela l’esistenza del fuoco
ed il luogo in cui si manifesta.
Basa il suo funzionamento sulla proprietà che
hanno i corpi di dilatarsi col calore. È costituito da
due spirali metalliche
a
e ò fisse ad un estremo e
libere per il resto, le quali hanno le estremità tra
loro affacciate e distanziate di un determinato inter
vallo. Ogni spirale si compone di due striscie metal
liche di diverso coefficiente di dilatazione, unite
assieme e ribadite. Aumentando la temperatura del
l’ambiente, ove l’avvisatore è posto, le spirali ten
dono a svolgersi e le estremità libere si muovono
nel senso indicato dalla freccia.
Notiamo ora che gli incendi 0 producono un
aumento graduale di temperatura, caso di combu
stione lenta, oppure un aumento brusco, come può
succedere ad es. nei depositi di materiale infiam
mabile.
Nel primo caso le estremità libere si muovono
come detto, l’estremo della spirale
a
arriva al pio
lino di arresto
c
e si ferma, sopraggiunge l’estremo
libero dell’altra spirale, avviene il contatto ed il cir
cuito ausiliario si chiude. Tutto è regolato in modo
che tale chiusura si verifica a temperatura 6o°-70°.
Nel secondo caso, aumento brusco di temperatura,
entra in giuoco il coperchio che, come notasi nella
fig. 3, ha una finestra in corrispondenza di ima spi
rale, mentre lascia schermata l’altra. Il calore investe
ed aziona pertanto la spirale 6 che nello svolgersi
tocca con l’estremo libero l’altra spirale ed il circuito
si chiude. Basta a tale effetto uno sbalzo di 2o°-250.
Qualità del materiale, dimensioni delle spirali e
distanza fra i loro estremi, superficie della finestra
Fl«. 3. A n ia a la r a aani
d i
Ilo
del coperchio, sono
s ta ti accuratamente
studiati in modo da
raggiungere le finalità
vo lu te ed escludere
ogni possibilità di falsi
allarmi.
L ’annunziatore di
allarme (fig. 4) entra
in azione appena si
chiude il circuito au
siliario. Il disco in ba
chelite ad orlo parzial
mente dentato, che si
vede in alto nella fi
gura, si pone a rotare
mosso da un movi
mento di orologeria ed
aziona innanzi tutto
un commutatore che
esclude l’apparecchio
telefonico ed include
nella linea l’annunzia-
tore. Tale disco ha la
stessa funzione del di
sco combinatore dell’apparecchio telefonico. Gli im
pulsi di corrente sono ottenuti mediante una molla
poggiante sull’orlo e che per effetto della dentatura
è costretta ad oscillare determinando successive aper
ture e chiusure di circuito. È perciò possibile pre
disporre la dentatura in modo da ottenere un
determinato nominativo.
Il registratore automatico delle chiamate (fig. 5)
è installato nella caserma dei pompieri e può essere
multiplato onde poter ricevere chiamate diverse nello
stesso momento. Consiste in un ricevitore telegrafico
Morse, opportunamente modificato, che entra in
funzione subito dopo l’annunziatore d ’allarme e pro
voca l’accensione di una lampada colorata ed azione
una sirena.
Un motorino che si avvia automaticamente, fa
scorrere con velocità uniforme una striscia di carta,
sulla quale uno stilo mosso da un elettromagnete
azionato dalla corrente in arrivo, segna ripetuta-
mente una successione di punti che caratterizza il
locale minacciato dal principio di incendio. Cosi la
segnalazione registrata riprodotta in fig. 6 sarebbe
stata trasmessa dall’annunziatore avente la matri
cola 342.
Il sistema1Pelhcanò si può applicare a qualsiasi
locale munito o no di telefono della rete urbana.
Se non è munito di telefono può servire quello del
vicino di casa. L ’introduzione dei dispositivi non
disturba affatto le comunicazioni telefoniche salvo
per quel minuto in cui dovesse avvenire la segnala
zione dell’incendio.
Si può vantaggiosamente applicare negli stabi
limenti in sostituzione di quei sistemi di segnalazione
ora in uso che in caso di incendio dovrebbero dare
avviso al guardiano e questi, a sua volta, ai pompieri.
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