

POLLAIO PROVINCIALE DI TORINO
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Il locale è illuminato da una lunga ed ampia vetrata
posta a sud-est, è diviso in 5 sezioni con altrettanti
parchetti esterni, in modo da poter tenere distinti i
soggetti nati dalle diverse schiuse.
La pulcinaia, capace di 1000 pulcini, non è più
sufficiente per gli aumentati bisogni del Pollaio e le
sempre crescenti richieste di soggetti da parte degli
agricoltori: nel prossimo anno verrà ampliata con la
costruzione di un nuovo lato, in cui verranno poste
allevatrici elettriche a batteria e sarà costruito un
locale sotterraneo per le incubatrici.
La pulcinaia non serve esclusivamente per l’alle
vamento dei piccoli soggetti, ma, in determinati
periodi dell’anno, viene destinata anche a ricovero
dei soggetti adulti. Nel mese di giugno, portato a
termine l’allevamento delle ultime schiuse, vengono
tolte le allevatrici e sostituite con una serie di appog
giatoi: in tal modo la pulcinaia si trasforma in un
comodo ed appropriato pollaio.
Per incubatoio viene attualmente adoperato un
locale sotterraneo dell’istituto zootecnico. Le incu
batrici in funzione sono: 5 «Mangini » della capa
cità di 100 uova caduna, 3 «Grana »di cui 2 da 250
e 1 da 300 uova, e 1 «Gloucester » da 250 uova.
Possono venire incubate contemporaneamente 1550
uova; man mano che i pulcini nascono vengono
trasportati in pulcinaia.
Le spese d’impianto, ammontanti a circa 190.000
lire, furono sostenute, in parte, con un contributo di
L. 75.000 dato dall’allora Ministero dell’economia
nazionale e, per la rimanenza, con somme prelevate
dai fondi costituenti il bilancio ordinario dell’istituto
zootecnico e caseario per il Piemonte.
Per sopperire alle spese di gestione, in seguito
a pratiche svolte dalla Presidenza
dell'istituto, il Comune di Torino,
con deliberazione del 27 gennaio
1930, si impegnava di erogare,
per il funzionamento del Pollaio,
la somma annua di L. 10.000; il
Consiglio provinciale dell’ Eco
nomia, a partire dall’esercizio
finanziario 1930, deliberava la
concessione di un contributo di
L. 15.000, che però attualmente
ha ridotto a 5000. La Cassa di ri
sparmio di Torino, senza prendere
impegni di continuità, corri
sponde annualmente la somma di
L. 10.000.
Al mantenimento del Pollaio
provinciale concorrono normal
mente i proventi che il medesimo
ricava dalla vendita di uova e
soggetti, i contributi degli enti
sopracitati ed eventualmente sus
sidi del Ministero deH’agriccltura
e delle foreste. A completare i
londi necessari per sopperire alle
maggiori spese provvede l’istituto con l’asseena-
zione di adeguate somme.
O r g a a ln a i lo a c • funzionamento
Il Pollaio provinciale di Torino è retto dallo stesso
Consiglio d’amministrazione dell’istituto zootecnico
e caseario per il Piemonte, presieduto dal Gr. Uff.
Giacomo Mario De Albertis.
Una speciale Commissione sorveglia l ’andamento
tecnico ed amministrativo del Pollaio e ne riferisce
periodicamente al Consiglio d’amministrazione. Detta
Commissione è formata da 3 persone rappresentanti:
il Comune di Torino, il Consiglio provinciale dell’eco
nomia corporativa di Torino e il Consiglio d ’ammini
strazione dell’istituto. Quest’ultimo rappresentante
ha anche l’incarico della revisione dei conti.
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