

POLLAIO PROVINCIALE DI TORINO
soggetti di tipo piemontese, rustici, produttivi e
adatti alle esigenze di un razionale allevamento nelle
aziende del Piemonte.
Dal Pollaio provinciale di Torino non vengono
distribuite razze esotiche di galline. Allo scopo di
studiare la possibilità e la convenienza di diffondere
una razza da carne e uova, viene allevato quest’anno
un gruppo di soggetti di razza Rhode Island Red.
Le galline piemontesi comuni, nella primavera
del 1931, sono state incrociate con galli di razza
Livornese dorata provenienti dal Pollaio provinciale
di Como. La produzione media di tali meticci è stata,
negli anni 1931-32 e 32-33, rispettivamente di 172
e 153 uova. Questi soggetti, di piumaggio camosciato
scuro, sono vivaci, vigorosi, resistenti alle malattie.
Nella primavera del 1932, per elevare la qualità
e la quantità della carne nei soggetti di razza locale,
è stato provato l’incrocio fra il gallo di razza Rhode
Island Red e la gallina piemontese comune. I meticci,
di sviluppo assai lento, si sono dimostrati però, in
confronto dei piemontesi puri, migliori per qualità
e quantità di carne. Le galline incrociate sono di
screte ovaiole, con una produzione media, nel i°anno
di deposizione, aggirantesi sulle 150 uova.
Nel 1933 si è proceduto nell’incrocio col gallo
Livornese dorato e con quello Rhode Island Red
per vedere se i prodotti di seconda generazione siano
migliori di quelli della prima; nell’anno prossimo si
avranno elementi per poter giudicare della conve
nienza o meno di continuare tali incroci sostitutivi.
Attività svolta
Dalla sua fondazione a tu tt’oggi il Pollaio pro
vinciale di Torino non ha mai mancato di fare opera
di propaganda per un sempre maggiore e più razio
nale sviluppo della pollicoltura presso gli agricoltori
e allevatori di animali da cortile. Tale opera risulta
innanzi tutto eloquentemente espressa dalle cifre
del materiale distribuito, a prezzi bassissimi, agli
agricoltori:
Razza Livornese bianca:
1930 1931 1932
>933
totale
uova da incubare .. .
5*7 2797 4507
6714 14.018
pulcini ..........................
— 150 203
491
844
po lla stre..........................
3
25 213
357
598
galletti miglioratori .. .
77
150 562
593
x.382
Razza Piemontese selezionata:
uova da incubare . . .
—
78 239
1077 1
394
pulcini ..........................
— 27 62
135
224
p o lla stre..........................
— — — 26
26
galletti ..........................
— — —
*7
*7
Le uova che non servono per la cova vengono
giornalmente vendute al consumo diretto. Il numero
di uova vendute per il consumo negli anni 1929,30, 31
32 e 33 fu rispettivamente di: 522, 10.257, 44-*49»
40
.
353
. 80.965.
Il
continuo aumento del materiale distribuito
dimostra che questo è ben accetto agli allevatori
per la sicurezza che essi hanno della bontà del pro
dotto fornito.
Annualmente viene tenuto presso la sede del
Pollaio un corso teorico-pratico di pollicoltura della
durata di 3 mesi. Il numero degli allievi iscritti è
stato di 42 nel 1931, 65 nel 1932, 138 nel 1933.
In primavera e in autunno vengono tenute, nei
principali centri agricoli e zootecnici della regione,
lezioni pratiche di pollicoltura agli agricoltori, con
visite ai loro pollai per dare sul posto i consigli e i
suggerimenti che le particolari condizioni di alleva
mento richiedono.
Il
Pollaio cooperò alla formazione del padigli
della «Quindicina dell’uovo » che ebbe luogo a To
rino dal 9 al 23 aprile 1938; partecipò con un gruppo
di soggetti di tipo piemontese alla Mostra del pollame
locale tenutasi a Bologna dal 26 al 30 maggio 1933
e allestì alla Mostra mondiale di Pollicoltura di Roma
del settembre 1933 un proprio stand, molto am
mirato, in cui espose fotografie rappresentanti l’im
pianto e gruppi di soggetti, la planimetria generale
del Pollaio, 3 diagrammi illustranti l ’attività svolta,
5 tavole murarie di pollicoltura e le pubblicazioni
fatte dal personale tecnico del Pollaio.
Esperienze e pubblicazioni
Il
Pollaio provinciale di Torino coopera con
maggiori istituzioni agrarie e zootecniche della regione
per il miglioramento dell’avicoltura locale, prova e
controlla i mangimi, le macchine e gli attrezzi messi
in commercio, impianta e sviluppa indagini scienti
fiche sui soggetti per avere maggiori conoscenze nel
campo deU’allevamento.
Sono state eseguite prove di alimentazione, utiliz
zando come sostanze alimentari scarti di cereali, vi-
naccioli.semi di saggina sfarinati,sangue, trippe, «lac-
taris », «zotamina », farina di carne melassata, ecc. ; i
risultati ottenuti da queste numerose prove hanno
stabilito che con un'indovinata ed accurata scelta di
tali prodotti, completati con altri mangimi, si può
arrivare alla formazione di razioni rispondenti alle
esigenze organiche dei polli e di costo inferiore ai
comuni mangimi.
Fu provato, nell'alimentazione del pollame, il fa
rinaccio di riso, che si può avere a prezzo conveniente
in Piemonte e la farina glutinata di mais (fornita
da una ditta milanese), ricca in sostanze azotate e
particolarmente adatta per la formazione di razioni
confacenti alle ovaiole in deposizione. I risultati con
seguiti con l’introduzione nell’alimenVusione del pol
lame di questi due prodotti sono stati buoni, ed
hanno permesso la formazione di razioni più econo
miche e maggioimente equilibrate nei loro com
ponenti.
Nella razione delle galline ovaiole sono state so
stituite le proteine di origine animale con quelle di
origine vegetale, fornite dai panelli di arachide e di
cocco di minor costo. Si è notato che, se questa sosti-
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