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POLLAIO PROVINCIA

La direzione del Pollaio pro­

vinciale è affidata all'On. Prof.

Vittorino Vezzani — direttore

dell’istituto zootecnico e caseario

per il Piemonte — coadiuvato in

quest’opera, dalla data dell’inizio

dell’impianto del Pollaio al 31 di­

cembre 1932, dal Dottor Giuseppe

Porzio e poi fino ad oggi dal Dott.

Giuseppe Bagnis.

L ’attività del Pollaio nrovin-

A

ciale è volta, principalmente, al­

l’allevamento e alla selezione di

razze di galline buone ovaiole, alla

distribuzione di uova da cova,

pulcini, galletti e pollastre a prezzi

di favore (il che spiega il costo

della gestione), a curare il mi­

glioramento del pollame comune,

alla sperimentazione su animali

0 su gruppi di animali per con­

tribuire alla soluzione di parti­

colari problemi, ed allo studio

dell’alimentazione più economica

e redditizia per il pollame.

Il lavoro di carattere scientifico-sperimentale

svolto dal Pollaio consiste nel rilievo e nello studio

di dati, in indagini e ricerche volte ad ottenere il

progresso e il miglioramento nel campo avicolo, in

armonia con l’attività pratica di conduzione dell’alle­

vamento, sì da trarre dall’industria aviaria il mas­

simo profitto.

Le prove sperimentali, previa autorizzazione del

direttore, che dà di volta in volta le direttive e le

necessarie istruzioni, vengono fatte, normalmente,

quando lo consentono le particolari condizioni di

profilassi sanitaria e l’andamento generale del Pol­

laio. Al lavoro di sperimentazione è preposto, esclu­

sivamente, il personale dell’istituto zootecnico; a

scopo di studio, il direttore può concedere l'autoriz­

zazione ad altre persone di frequentare il Pollaio.

I m i aliavate

Uno degli scopi principali del Pollaio è la produ­

zione di uova da incubare; a tale scopo sono rivolti

i maggiori sforzi per otti-aere buone ovaiole e for­

mare linee e famiglie altamente produttive.

La base dell'allevamento è formata da galline

di razza Livornese bianca pura, produttrici distinte

e riconosciute fra le migliori ovaiole del mondo.

I primi soggetti, die hanno servito alla formazione

di questo allevamento, furono 120 galline ovaiole

Livornesi bianche di primissimo ordine acquistate

presso uno dei migliori allevamenti d’Italia (Fratelli

Faravelli, S. Maria della Versa - Pavia), presso il

quale numerose

sono

le ovaiole che hanno

raggiunto

e superato il

record

di

300 nova

in

365 giorni di

produzione. I galli furono

importati da

rinomati

sta­

bilimenti ^avicoli fd’Inghilterra’ Te d’America, quali

Tom Barron, Ramsford, Hanson, ecc.

La media di produzione ottenuta nel Pollaù

galline di questa razza negli anni 1930-31, 31-32 e

32-33 è stata di 163,173 e 175, con diversi soggetti

che hanno oltrepassato le 200 uova e uno che ne ha

deposto 257 in un anno.

Nel 1929, appena ultimati i lavori d’impianto, il

Pollaio provinciale di Torino acquistò sui mercati

della città e nelle aziende vicine galline e pollastre

di razza locale.

Questi soggetti, all’inizio della loro deposizione,

furono sottoposti al controllo funzionale con il nido-

trappola, ricoverati in locali sani ed igienici, nutriti

con una razionale alimentazione e allevati con le

stesse modalità ron le quali viene allevata la razza

Livornese bianca pura.

La produzione media annuale di uova della razza

locale nei 3 anni di controllo è stata rispettivamente

di: 161, 169 e 172; la produzione massima avuta da

questo tipo di soggetti fa quella della gallina n. n o ,

con 222 uova nel i ° anno di deposizione.

Durante tale periodo è risultato che i soggetti di

tipo locale piemontese

sodo

più rustici e più resi­

stenti alle malattie dei Livornesi bianchi; essi hanno

una maggiore percentuale di schiudibilità delle uova

e durante l’allevamento prrwntano una mortalità

minore;

sodo

di sviluppo precoce, con carne gustosa

e saporita; la deposizione invernale è busa ma

quella media annuale è abbastanza elevata; il peso

e la taglia dei soggetti di tipo piemontese e il peso

delle loro nova sono superiori a quelli deOa rana

Livornese bianca.

Questi pregi inducono a continuare l’opera di

w&mtnoKHt

intrapresa, m mooo a i poter aisuiyvnre

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