Table of Contents Table of Contents
Previous Page  18 / 1821 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 18 / 1821 Next Page
Page Background

DI NOSTRADAMUS E DI UNA SUA POCO NOTA ISCRIZIONE

è ancor spenta e nei primi mesi dello stesso annò la

Regina Caterina de’ Medici chiama Nostradamus al

Castello di Chaumont-sur-Loire, sua nuova residenza.

La Sovrana, incline per gusto e per temperamento

verso ciò che sa di occulto e di misterioso, ha tutta

una corte di alchimisti, astrologhi e maghi che trag­

gono oroscopi, formulano presagi e preparano pro­

fumi, unguenti, e forse veleni. Le

Centurie

la inte­

ressano intensamente, vuol conoscerne la chiave

nascosta ed ha col veggente provenzale dei lunghi,

misteriosi colloqui che fan sorgere la leggenda di

macabri riti e di più macabre evocazioni.

Al suo ritorno a Salon, Nostradamus trova la

Città in piena anarchia: le lotte fra cattolici ed

ugonotti, di anno in anno ognor più invelenite hanno

cruente ripercussioni anche nei piccoli centri. Salon,

preda delle fazioni religiose che con varia fortuna

se ne contendono il governo è teatro di torbidi e

saccheggi; la marmaglia fanatica, spesso padrona

della piazza è sordamente ostile al vecchio saggio,

e prende a pretesto la dimostrazione della propria

ortodossia per dar sfogo a mal repressi rancori.

Nostradamus, sospetto ai cattolici per l’origine israe­

lita e la professione di medico astrologo, nemico

dichiarato degli ugonotti e dei riformati, è bersa­

gliato dalle invettive e dalle minacce degli uni e

degli altri ed è designato alla pubblica esecrazione

come eretico negromante degno della tortura e del

rogo. L’alta stima del clero che lo conosce devoto e

convinto praticante e la lunga mano della protezione

sovrana lo preservano da più dirette violenze: pre­

cocemente invecchiato, malato, diffidente, vive quasi

in volontaria clausura e solo la meditazione e lo

studio di scienze ormai perdute gli fan dimenticare

dolori ed affanni.

Un nuovo clamoroso avvenimento richiama sul­

l’astrologo provenzale la generale attenzione. Il 5 di­

cembre 1560 il diciassettenne Re di Francia Fran­

cesco II muore in seguito ad un ascesso all’orecchio

sinistro; i cortigiani sbigottiti ricordano la XXXIX*

Quartina della X* Centuria e vi trovano chiaro pre­

sagio al luttuoso avvenimento; lo stupore a corte

è pari alla costernazione e gli ambasciatori di Fi­

renze e di Venezia comunicano ai rispettivi Governi

il sinistro prodigio.

La quartina è la seguente:

Premier fils, vefve, malkeureux mariage

Sons nul enfans, deux Isles en Ustori

Avant iix-kmd incompetant dge

De l’mitre pris, plus tms sera l’accori

e Le

PeUetier

(21)

commenta: (Francesco II) primo

figlio

di

(Enrico II) (morirà) giovane

(incompetant

dge)

prima dei 18 anni (visse infatti 17 anni, 10 mesi

e

17 giorni), dopo un matrimonio infelice lascierà

la vedova senza figli (Maria Stuarda); la ma morte

recherà discordia fra due Isole (?) (Elisabetta e

Maria Stuarda, regine rispettivamente di Inghilterra

e

di Scosa) ...

La fiducia che la Regina ripone nel vagente, si

accresce ancora. Numerosi gentiluomini accorrono a

Salon per consultarlo e fra di essi vi è il Conte di

Tenda, governatore della Provenza.

Il Duca Emanuele Filiberto, che durante la sua

permanenza a Salon ha certo conosciuto di fama e

forse di persona il celebre medico astrofilo proven­

ti*

- U

Vi*

H

r O m

4

»

M leM

Ck. Ili|» w < Ph— - la p

zale, lo chiama nel dicembre 1561 a Nizza per visi­

tare la Duchessa prossima al parto: Nostradamus

vi si reca e predice la nascita di un figlio maschio

che si chiamerà Carlo Emanuele e sarà un p:

il più gran capitano del suo tempo. Lo storico uui-

chenon nella sua monumentale

Histoire Généalogique

de la Maison ie Savoie

cita il fatto, ed aggiunge (22):

«Fra le carte di S. A. (il Duca Cario Emanuele I)

si può ancora vedere l’oroscopo che Nostradamus

gli aveva composto (23): esso asseriva che il

Prin­

cipe sarebbe morto quando

un nove si troverà iavanti

a i un sette,

e ciò aveva persuaso che il fatale evento

non sarebbe accaduto prima dei novantasei anni,

invece il Principe mori al sessantanovesimo

anno,

che precede il settantesimo », quando cioè il 9

di

69

precedeva un 7, quello del 70» anno a venire;

per

«ssere precisi, ii Duca, nato il 12

gennaio

1562,

inori

il 26 luglio 1630, all’età di anni 68,

mesi

7,

giorni 14,

mentre si trovava già nel 69°

anno. Guichenon narra

ancora: «Un giorno, divisando a l

Conte di Cari-

gnano sull'incertezza dell’astrologia

giudiziaria, il

Duca

Cario

Emanuele

I

disse

che Nostradamus gli

aveva predetto nell’oroscopo

die

in

quello stesso

anno egli (il

Duca) si sarebbe

ferito

gravemente ad

una gamba; il Conte di Carignano rise della prateria,

ed il

Duca,

mentre prendeva

da

ima

cassetta l'oro­

scopo per farglielo

vedere,

urtò inavvertitamente la

tavola alla quale si appoggiavano, ad essa cadendo

ferì S.

A.

(il

Duca) ad una gamba, in modo tale

che ne

fu per lungo

tempo

sofferente ».

Il riaccendersi deOe lotte religiose procura nuove

angustie al vecchio medico. Egli vìve, per quanto

gti è possibile, fuori dd mondo e scrive e

senza posa. Già nd 1560 ha data atte

nuovo ricettario intitolato:

Le rtmiia tris utile

1