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ESPOSIZIONE 1884 E COSTRUZIONE BORGO MEDIOEVALE

A

a l a l a t r a i m i a M U

collare e lastrone di pietra per

giaciglio. A guardarli, i tristi or­

digni, fanno senza dubbio rabbri­

vidire, ma si pensi che questi non

hanno mai sfiorato pelle di crea­

tura umana. Avviso a chi, visi­

tando la Rocca, ode la bonaria

eloquenza del cicerone: — Qui,

signori, si calavano i prigionieri...

Tutto sommato, fra l’importo

delle opere, compere di materiale

e spese per l ’esercizio, il Borgo

costò L. 580.899,08. Per la valuta­

zione riportiamoci, naturalmente,

al costo della moneta d allora.

I.a Sezione Storia dell'Arte aveva

ottenuto dal Comitato Esecutivo

dell’Esposizione trecentomila lire;

altre centomila le ebbe, infine,

dal Municipio. Riscosse per in­

gressi speciali e per contributi

degli espositori che occupavano le

botteghe del villaggio la somma di

lire 71.213,23. In totale le entrate

ammontarono a lire 471.213,23.

Restò uno sbilancio di lire 83.261,42 che è da credere

sia stato assunto dal Comitato Esecutivo senza

troppo rammarico, in vista dell’eccezionale attrattiva

che il Borgo aveva costituito per l'Esposizione e

del cospicuo decoro ch’esso avrebbe continuato a

dare alla città, la cui amministrazione subito sera

preoccupata, gelosamente, di conservarlo.

Un riassunto delle diverse pratiche svolte dal

Municipio per l’acquisto formerà la parte inedita di

queste note. Per tutto ciò che riflette la nascita e la

sistemazione del Borgo esiste, lo abbiamo visto, una

esauriente bibliografìa. Nulla invece, in Monografìe e

Guide, delle non brevi formalità che condussero al

suo riscatto da parte del Comune. Attingiamo diret­

tamente dall’Archivio Municipale. Anzitutto, è inte­

ressante notare come il proposito di assicurare la

conservazione del Borgo e di trasferirne il possesso

alla città, sia sorto in seno all'Amministrazione

comunale quando ancora erano in corso i lavori e

sei mesi mancavano all’inaugurazione.

La prima deliberazione di Giunta è del 19 ot­

tobre 1883. In quella data Sindaco e assessori con­

vennero unanimi che il Castello Medievale « si avesse

a conservare a ricordo del grande evento, a lode

della Commissione che ne ideò il concetto, degli

artisti che lo attuarono e ad ornamento della loca­

lità in cui sorge », come si espresse il Sindaco Rignon

nella relazione presentata alla successiva riunione

di Giunta (sessione straordinaria) tenuta il 4 di­

cembre. In questa seconda seduta egli riferì sulle

trattative avviate col Comitato Esecutivo. La Com­

missione avvertiva che, per degnamente completare

l’opera, le era occorsa una spesa di 50.000 lire in

più del previsto. Doveva quindi * dare un valore a

tutti i materiali impiegati e valersene nel maggior

costo richiesto dall’accresciuta importanza dei la­

vori ». Concludeva che non avrebbe potuto « lasciar

sussistere il Castello e consegnarlo in proprietà

Municipio se non dietro corresponsione dell’anzidetta

somma necessaria per compensare quanto era pre­

vedibile che si sarebbe realizzato per demolizione od

altro ».

Vi fu un tentativo di contrattazione. Il Castello,

a calcolarlo come materiale di demolizione, era stato

stimato dal Civico Ufficio d’Arte per una cifra infe­

riore a quella richiesta dal Comitato: era solo da

aggiungere il valore di alcune decorazioni interne

in dodicimila lire. Complessivamente, il Sindaco si

ritenne autorizzato a offrirne quarantamila. La Com­

missione non accettò e la Giunta « nell’intento di

assecondare il voto generalmente espresso » decise

di « proporre al Consiglio di accordare le chieste

lire cinquantamila, con che il Castello resti in pro­

prietà del Municipio con tutte le sue decorazioni,

soffitti e stucchi, esclusi soltanto i mobili e le porte

interne ». Si badi che, fin qui, s’è parlato del solo

Castello, non dell’intero Borgo. La deliberazione fu

presa in due temi»: prima la Rocca, poi il resto del

Villaggio.

Fin dalla seduta del 4 dicembre la Giunta pre­

vedeva tuttavia il caso dell’acquisto totale: rima­

neva, infatti, d’accordo col Comitato Esecutivo che

essa avrebbe potuto proporre « a tempo opportuno,

cioè entro il maggio '84, l’acquisto tanto dei mobili

quanto del Villaggio », stabilendo fin d’aUora le

seguenti condizioni: « i°) tutte le porte e i mobili

del Castello al convenuto prezzo di lire 25.000;

2°)

l’intero Villaggio, sì e come verrà dal Comitato

ultimato, ad’ un. prezzo che potrà essere miaore,

ma a ogni modo non mai superiore a lire 25.000 ».

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