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I) Giardino di lettura

Alberto Geisser

U

na nuova civile istituzione è fiorita quest’anno

in primavera al Y’alentino.

Ed è anch’essa, tra il rinverdito spessore d’ombre

e la risvegliata musicalità d’accenti che tutte le per­

corre, un serenante annunzio e una promessa di liete

ore e studiosi ozi vespertini.

Il Giardino di lettura che il Comitato torinese

dell’Ente Nazionale per le Biblioteche Scolastiche e

Popolari, associato al Consorzio Nazionale per Biblio­

teche, ha costituito e donato, in memoria di Alberto

Geisser, alla Città di Torino, si propone, infatti, sul­

l’esempio di quanto fu similmente attuato in Roma,

e con successo, fin dallo scorso anno, di offrire gra­

tuitamente a quanti amano meriggiare tra i viali

freschi d’ombra e di verzura del bel parco cittadino,

il mezzo di addolcire ancor più quelle deliziose

horae

subsicivae

col piacere di una tacita e conciliante

lettura.

Nè più efficace complemento ricreativo si poteva

felicemente trovare da aggiungere alle tante attrat­

tive che fanno del Valentino torinese uno dei più

bei parchi d’Italia e fors'anche del mondo, se non

pensando di rendere sempre più desiderabile la dol­

cezza del riposante sostare nella verde e tranquilla

oasi emergente dall’assolato e faticato turbine cit­

tadino, col disposarne armoniosamente il fisico in­

canto contemplativo ad una attiva beatitudine spi­

rituale.

La piccola biblioteca, bellamente ordinata in una

saletta della Palazzina delle Glicini, dispone di oltre

mille volumi — tutti uniformemente rivestiti e fre­

giati, nella rilegatura, dei colori e dello stemma di

Torino — per tutte le età, per tutti i ceti e per tutte

le gradazioni di gusto e di cultura.

Essa schiera nei suoi scaffali il fior fiore dell’in­

gegno e dell’editoria italiana in quanto più vivo,

più moderno e più attraente è anche più significati­

vamente rappresentativo della cultura italiana con­

temporanea.

Un rapido sguardo al catalogo a stampa, di cui

opportunamente si promette una larga distribuzione,

basta a convincere del carattere che gli Enti promo­

tori han voluto conferire a tale raccolta, il cui schema

formativo chiaramente si riflette nella classifica­

zione bibliografica che così ne distingue e ripartisce

i volumi: Cultura Fascista - Scienze Politiche e So­

ciali: 6 1; Letteratura: 542; Consultazione: 3; Storia

e Biografìe: 122 ; Belle Arti: 32; Religione e scritti

filosofici: 56; Viaggi - Usi e Costumi - Geografia: 35;

Cultura Militare - Storia della grande Guerra:

35

;

Aeronautica, Alpinismo - Attività sportive: 29; Pue-

ricoltura ed Economia Domestica: 30; Libri per

ragazzi: 169; Tecnica e Scienze: 21; Riviste varie: 27.

Anche la scelta dei volumi appare quanto mai

adatta a rispondere a tutte le esigenze di gusto e di

coltura nella temperie spirituale che è del nostro

tempo fascista.

Vi ha personalmente provveduto, con lodevolis-

sima diligenza e perspicace senno, il prof. Mario

Attilio Levi, presidente del Comitato torinese del

l ’Ente Nazionale per le Biblioteche Scolastiche e

Popolari e Commissario prefettizio del Consorzio

per Biblioteche, assistito dai camerati: dott. Cario

Antonio Avenati de « La Stampa »; marchese

dott. Erminio Robecchi Brivio, direttore della Bi­

blioteca Littoria; dott. Ghirardo Giacomo Ema­

nuele della * Gazzetta del Popolo »;

prof.

dott.

Fede­

rico Pacces, designati dalla

Segreteria Federale;

prof.

cav.

Guido

Bustko;

prof. Albertina Forno ve­

dova

Magri e barone

dott.

Paolo Geisser, ispettori