

IL GIARDINO DI LETTURA ALBERTO GEISSER
bibliografici del Consorzio Nazionale; dott. cav. Luigi
Màdaro, direttore della Biblioteca Civica e Fiduciario
per il Piemonte della Sezione Belle Arti e Biblio
teche dell’A. F. S.; dott. Enrico Mussa, già direttore
della Biblioteca Civica; dott. cav. Gino Tamburini,
sovraintendente bibliografico della regione e can. pro
fessor Vaudagnotti, membri della Commissione per
la Biblioteca Civica, in rappresentanza della civica
Amministrazione.
Piccola, ma, oltre che capace di ulteriore svi
luppo, già di per sè stessa esauriente nelle linee più
essenziali, la Sezione dedicata alle
Scienze politico sociali. Vi troviamo
annunziati — e li rileviamo tra i
primi — gli Scritti e Discorsi del Duce
nella recente edizione in corso del-
l ’Hoepli, la piccola ma preziosa col
lezione mondadoriana dei Panorami
di Vita Fascista, la Storia del Fa
scismo nei volumi del Chiurco, del
Pini e Bresadola, e nei diari e me
morie di Balbo e Farinacci, i prin
cipali saggi sul corporativismo e sui
problemi e aspetti più importanti
della politica economica, sociale, colo
niale, demografica ecc.
Nella sezione letteraria gli orienta
menti e gli atteggiamenti più svariati
del gusto contemporaneo sono rap
presentati nelle più recenti espressioni
letterarie colle opere — nella maggior
parte laureate dei «Premi» di questi ultimi anni —
di Alvaro, Angioletti, Anguissola, Bacchelli, Barto-
lini, Betti, Bontempelli, Borgese, Brocchi, Calzini,
Campanile, Chiarelli, Chiesa,Cinelli,Civinmi,Comisso,
Corardini, D’Alba, D’Ambra, D’Annunzio, Deledda,
De Maj, Di Giacomo, Fogazzaro, Folgore, Forzano,
Franci, Gadda, Gatti, Gotta, Gozzano, Gromo, Mac-
cari, Manzini, Masino, Martini, Milanesi, Monelli,
Moretti, Mura. Negri, Fanzini, Papini, Pavolini,
Perri, Pierazzi, Piovene. Pirandello, Prezzolini, Pro
speri, Radice, Ratti, Répaci, Romagnoli, Titta Rosa,
Salvaneschi, Samminiatelli, Sarfatti,
Soffici, Stuparich, Svevo, Tecchi,
Tombari, Trilussa, Tumiati, Ungaretti,
Valori, Varaldo, Verga, Vivanti e
Zuccoli.
Non mancano naturalmente i
grandi classici, da Dante al Carducci,
Pascoli e D’Annunzio,mentre qualche
buon manuale di storia letteraria e
qualche saggio critico di carattere
sintetico sullo sviluppo di un deter
minato genere letterario, con i dizio
nari del Melzi e dello Zingarelli
e
anche una piccola enciclopedia,
soc
corrono al desiderio di una orienta
zione di giudizio e al bisogno
occa
sionale di una rapida consultazione.
Di interessanti collezioni di
opere,
come la paraviana Collana
Storica
Sabauda, l’edizione nazionale in
cono