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Austria, fece parte della Commissione d ’esame

delle produzioni metallurgiche della Lombardia,

e venne ad unanimità eletto deputato al Parla­

mento nel suo collegio di Lecco. Successivamente

fu direttore di grandi lavori all’Arsenale della

Spezia.

Nel 1860-61 continuò i suoi

studi sulla trazione funicolare pre­

sentando al ministro Menabrea

un modello che gli meritò poi il

primo premio all’Esposizione di

Firenze, dove gli ingegneri Ranco,

Grattoni, Valerio, Vegni espres­

sero fondata speranza che il

sistema Agudio risolvesse

comple­

tamente e maestrei'olmeiite

il diffì­

cile problema della locomozione

economica su ferrovie in località

montuose a forti pendenze e pro­

clamando l’espositore Agudio de­

gnissimo di Medaglia non solo

ma dei «più estesi elogi » espri­

mendo il voto di veder presto

attuato il nuovo «locomotore ».

A questo voto faceva eco il

Giornale dell’Esposizione di Lon­

dra del 1862, dove il sistema Agudio otteneva la

grande Medaglia d'Onore.

(ili anni 1862-64 sono per lui quanto mai signifi­

cativi per gli esperimenti in grande del suo sistema

funicolare sul piano inclinato del Dusino (Villafranca

Piemonte) dove ottenne vivo plauso dal Governo

d'Italia.

Queste esperienze del Dusino furon fatte dal 1862

al 1864 a spese d ’una società promotrice onorata

dalla Presidenza di S. A. R. il Principe di Carignano

e col concorso finanziario dello Stato. La spesa fu

di lire 550.000.

Sulle risultanze deU’esperimento la Commissione

Italiana dichiarò potersi eseguire un «servizio abba­

stanza regolare e sicuro col sistema Agudio,

preferi­

bile

alla ferrovia a cremagliera Fell ».

La Casa Parent Schacken di Parigi affermò che

il sistema Agudio era il solo mezzo attuabile con com­

pleta sicurezza per un servizio regolare economico

sui piani inclinati per traversate di montagne. Il

K. Istituto Lombardo conferì a ll’Agudio la grande

Medaglia d ’Oro; una Società finanziaria internazio­

nale di Londra offerse la somma di lire 500.000 per

l’acquisto del privilegio, ed una Commissione fran­

cese fece i maggiori elogi del sistema. Di più nel 1865

la Commissione per la ferrovia elvetica delle Alpi

accettava il sistema Agudio. Nè basta, ma una Com­

missione del Governo prussiano applicava questo

sistema al trasbordo d ’interi convogli mediante zat­

teroni sul Reno fra Dusseldorf ed Elberfeld, quale

servizio funzionò per ben sette anni fino a quando

si addivenne alla costruzione del grande Ponte di

Coblenza.

Tutto questo dimostrava già chiaramente l’alto

Falla la

apprezzamento dei tecnici e dei governi i

n-

zione Agudio, ma particolarmente decisive furono le

esperienze del suo sistema funicolare sul piano incli­

nato di Lanslebourg (Valle dell’Arc) in società colla

Casa Cail

&

C. di Parigi. Chi è pratico del Cenisio

sa che, valicato il Passo, lo stradone serpeggia in

grandi curve per scendere sul versante francese; ma

una mulattiera detta «Les Ramasses » raccorcia al

pedone il grande sviluppo delle giravolte, natural­

mente con notevole pendenza a risparmio della lun­

ghezza. Orbene l ’esperimento si svolse su un piano

press’a poco lungo tale sentiero, per una lunghezza

di chilometri 3,700, in confronto dei 12 che la fer­

rovia Fell a vapore doveva sviluppare per seguire

l’andamento dello stradone.

Di questi chilometri 3,700 solo 700 metri erano in

linea retta; si vincevano pendenze fino al 38 % con

raggi di curva di 150 metri; il percorso si attuava

in 8 minuti con treno di 45 tonnellate equivalente

a 250 persone per volta; l’esperimento durò due anni.

La Commissione dei Governi del Perù e del Bra­

sile accordò un premio di lire 20.000 e l ’impresa

Clark della Ferrovia transandina del Chili e del-

l’Argentina ottenne da quei Governi l ’autorizzazione

per l’adozione del sistema Agudio per la traversata

della Cordigliera delle Ande Santa Rosa-Mendoza.

Il Governo Italiano concesse un premio di lire

40.000, oltre al concorso di lire 300.000 e la Commis­

sione tecnica ribadiva il verdetto di quella del Dusino

confermando che «dal punto di vista meccanico il

sistema Agudio era praticamente applicabile

e

suscet­

tivo di entrare nell’esercizio corrente delle

ferrovie ».

La Provincia di Torino deliberò un premio di

lire 20.000 per il successo degli esperimenti di Lans-

II

n