

IL RINNOVO DI UNA FERROVIA
lebourg, ed il Governo francese riconobbe il valore
tecnico di queste prove con un premio di 40.000 lire.
Dati simili precedenti il sistema Agudio si pre
sentava colle migliori forme di collaudo e colla mi
gliore fiducia neU’intrinseca bontà del trovato.
Si comprende quindi che, nella sua mente di
tecnico e di amante dei progressi della nostra regione,
l ’Agudio volgesse l ’attenzione alla nostra Soperga
per applicarvi il suo sistema in modo permanente e
tale che riuscisse come una prova provata dell'effi
cienza dei suoi impianti.
Ma che cosa aveva di particolarmente caratteri
stico ed importante il sistema Agudio in confronto
di tutti gli altri sistemi a trazione funicolare fino
allora escogitati?
Nei vari altri sistemi la fune di trazione è assicu
rata solidalmente al treno, per cui questo si muove
colla stessa velocità della fune. Non così nel sistema
Agudio, in cui non esiste questo attacco rigido tra
fune e treno: tra questo e la fune vi ha un interme
diario che è il «locomotore »: il lavoro del motore
fisso stabilito alla stazione inferiore del piano incli
nato è trasmesso al locomotore, che spinge il treno;
tale locomotore con opportuni avvedimenti di ingra
naggi a riduzione trasmette l’energia di trazione della
fune alle ruote che ingranano nella cremagliera, ma
con una velocità molto minore di quella della corda:
si comprende quindi che la fune può essere correla
tivamente di dimensioni assai minori che non nella
trazione diretta.
Di più la corda, non servendo a trasmettere
direttamente il moto al treno, non ha sulla sicurezza
del movimento quell’importanza che invece negli
altri sistemi è sostanziale; nel sistema Agudio la
rottura eventuale della fune non presenta il menomo
pericolo, giacché la sicurezza del treno è affidata ad
organi, che non hanno alcun rapporto colla fune
motrice: i treni in discesa si muovono come se la
corda non esistesse affatto.
Nel tipo dei primi locomotori due erano le funi
di trasmissione dell’energia di trazione, poste una
a destra e l ’altra a sinistra, che poi furono dall'Agudio
stesso felicemente ridotte ad una sola sul fianco
sinistro, con perfetta regolarità statica e cinetica del
meccanismo.
In un primo progetto di massima di funicolare
per Soperga dall’Agudio presentato al Municipio il
4 gennaio 1877, la lunghezza del piano inclinato era
di soli 2107 metri; il punto inferiore a 245 s. m.,
il più alto a 600 m., differenza 355 metri. La stazione
inferiore sarebbe stata collocata sulla sinistra del
rio di Mongreno, al Ponte della Vernea (confluenza
del predetto rio con quello del Cartmann); quella
superiore a nord delle case della borgata sul fianco
sottostante al piccolo edifìcio delle scuole elementari;
il tracciato era rettilineo ed era previsto un viadotto
di travate lungo ben 120 m. su colonne metalliche
non superanti i 17 metri di altezza.
Da principio Agudio aveva avuto in animo di
trarre la forza motrice dal Po sollevando l'acqua con
potenti pompe, ma dopo accurati studi e calcoli, si
persuase che l’interesse del capitale occorrente per
rimpianto idraulico avrebbe di gran lunga superato
la spesa pel carbone necessario alle caldaie di 500 HP.
Inoltre se la portata normale del Po sarebbe stata
sufficiente, non bisognava ignorare le deficienze dei
periodi di magre estive, in cui si sarebbe dovuto
necessariamente ricorrere ad un impianto di riserva
termica. Non escludeva però che, nel caso si fosse
eseguito un progetto generale di sollevamento del
l’acqua del Po per l’alimentazione idrica delle colline
e della piana di Chieri, allora con assai minore spesa
si sarebbe potuto combinare una cascata d ’acqua
permanente per forza motrice della funicolare: ma
siccome ciò riguardava un futuro ipotetico, così
avvedutamente egli previde nel suo progetto pura
mente e semplicemente l’impianto a vapore.
Questa proposta subì una stasi e, come venne
avvertito in principio, fu un bene, perchè nel frat
tempo l’Amministrazione civica potè fare ancora dei
raffronti con altre proposte ed addivenire a quelle
determinazioni, che, a ragion veduta, si rivelarono
poi per le migliori sotto ogni aspetto.
E specialmente è opportuno rilevare che quel
tracciato rettilineo previsto nel 1877 non avrebbe
soddisfatto i pregi d ’un tracciato tortuoso, un po’
più lungo è vero, ma più vario esteticamente e più
comodo, anche nei riguardi delle modalità costrut
tive delle vetture, che adottando quel percorso a
grande pendenza avrebbero richiesto disposizioni di
orizzontalità dei sedili, e quindi obbligo di trasbordo
dal tram ordinario al treno della funicolare.
Ma l’idea d ’una ferrovia a Soperga era tutt'altro
che abbandonata, anzi sempre accudita, come lo
prova una relazione al Consiglio Provinciale di To
rino, in data 13 ottobre 1880, dell’ing.
M.
Vicarj,
che fu poi assessore municipale, pienamente favole-
\
vole all’accoglimento del sistema Agudio.