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muda dedicale a-ili stranieri appositamente conve­

nuti a Torino. l'En te Nazionale della Moda ha o r ­

ganizzalo. nel "rande palazzo del Valentino, la se-

conila Mostra-Mercato della Modisteria alla quale

hanno partecipalo circa K.» aziende fra industriali

e artigiane di Torino e Milano. Napoli e Koma.

Genova e Firenze . Gorizia. Arezzo, \ e n e z i a . Bo­

logna. Sax una . Palermo, Reggio Calabria. No \a ra .

Orvieto. Bergamo. Rapallo. Sesto Fiorentino. Zoa-

<ili. Montevarchi, ( ’alolziocorte. Rovereto. Scilla,

(iampoligure. Signa. Torre del Greco, ecc., r app r e ­

sentanti lutti i centri di produzione di materie e

prodotti per la modisteria.

Contemporaneamente ai modelli di alta classe

presentati collettivamente dalle Ca«e modelliate, i

visitatori stranieri e modiste e clientela italiana

hanno avuto sotto «di occhi un quad ro completo

della pntduz ione di modisteria.

Con i feltri di Barhi.*io, del Cappellificio « La

Famigliare » e della S. A. Rossi Giuseppe erano

disposti i fiori artificiali, i filati e tirati metallici

argentati e do ra ti, i foderami, le forme di legno,

le guarnizioni in galalite, pristal. legno. ecc., le

guarnizioni artistiche, i heni nastri del Nastrificio

Italiano: paglie, trecce e valloni, passamanerie, i

pellami della Conceria Pelliccerie di da rignano . le

piume fantasia , i tessuti duvettina e d rappe lana

e seta e tessuti speciali presentati da Galegari Cora

e Vittorio e dalla Serta, i vaporosi veli, le velette,

i pizzi e tulli e la lav«trazione della ciniglia della

« TuIpizzo »; i pregiati velluti dei fratelli Cordani

e di Gaspare Delleani. le cuffie, nastri, pizzi, m e r ­

letti. fiori in vetro e madreperla, fiori in pizzo e

bigiotterie varie , acconciature, fiori e cinture in

paglia e radia, e quant altro in ome tti e cose tutte

grazia e fantasia può occorrere dal settore della mo­

disteria: talché la Mostra-Mercato davvero merita

di essere definita una rassegna completa di quan to

l'industria e l'artigianato nostro producono.

I principi autarchici sono stati applicati al cento

per cento: dalla materia prima all'accessorio. d a l­

l'ideazione all'esecuzione tutti i prodotti sono ita ­

liani. Si può affermare che. grazie all intelligente

attività dei nostri produttori e a ll'az ione dell Fn te

Nazionale della Moda e de»li o rfan i sindacali che

inquadrano le categorie industriali e artigiane de l­

l'abbigliamento , l'influenza straniera non è che un

ricordo. La ditcumentazione di quan to veniamo r i ­

levando ci è «tata offerta proprio da que>ta seconda

Mostra-Mercato della Modisteria la quale ha avuto

un pubblico di visitatori eccezionale costituito dagli

esponen ti

delle Ca-c e-tere convenuti in Italia per

sii acqui-ii col risultato di registrare un notevole

incremento nelle contrattazioni, specialmente con

gruppi di

d i e n t i

assolutamente nuovi

non

solo per

le

Case pa rtec ipan ti,

ma

addirittura pe r

l'I ta lia .

K dunque un altro passo in avanti verso que ll'a f-

fermazione internazionale della moda italiana che

le nostre organizzazioni industriali e artigiane e i

dirigenti de ll'Fn le Nazionale della Moda da anni

perseguono.

Nel corso della Mostra-Mercato e con indovinata

contemporaneità con le presentazioni di indirizzo

dei modelli d'alta moda, ha avuto luogo una p r e ­

sentazione collettiva di modelli di modisteria per

la primavera-estate alla quale hanno partecipati» le

ditte Alloatti e Zacco, Bevilacqua Cesare, d iva lle rò

Italo, dralthi Rosina, Fon tana Lina di Torino e

Andreolli Gino e Peter Mario di Milano.

* * #

L'interesse vivissimo suscitato dalla man ifesta ­

zione — comprendente una ammirata presentazione

collettiva de^li industria li della paglia di Firenze

— è stato dimostrato, più ancora che dai consensi

immediati sotto forma di battimani e di giudizi l u ­

singhieri. dalle contrattazioni concluse con la c lien­

tela italiana e, pa rtico la rmen te , con quella s tr a ­

n ie ra : buoni affari sono stali realizzati segnatamente

con gli esponenti delle Case svizzere: richieste sono

state rivolte alle fabbriche di feltri dai compratori

tedeschi, mentre vivo interessamento è stato d imo ­

strato dagli stranieri per i pizzi di Orvieto e Rapallo,

per le guarnizioni artistiche in metallo dora to e

pietre colorate: pe r l'applicaz ione della maiolica

per gli accessori costituente, qucst'u ltima . la novità

della Mostra.

Ma in realtà tu tta la produzione è stata amm i­

rata e contrattala dalla clientela che ha dimostrato

di apprezzare le fantasiose creazioni eseguite con

perfezione tecnica e realizzate con finezza e buon

gusto veramente sorprendenti. Meritano ancora di

essere ricordati i velluti a mano appositamente p ro ­

dotti per l'impiego nella modisteria.

(rii industriali della paglia di Firenze hanno fo r ­

nito un 'altra documentazione delle loro possibilità

produttive. È un settore questo nel quale la nostra

industria vanta tradizioni di primo piano. I cap ­

itelli in paglia di Firenze, conosciuti e diffusi in

tutto il mondo, sono

s u lla

via di riguadagnare quelle

posizioni che in qua lche settore avevano |»erduto.

La clientela italiana, che era limitata, [ter ovvie

ragioni", alle modiste di alta nntda. ha avuto agio di

fare larghe ordinazioni convincendosi che la pn tdu -

zione italiana offre oggi di più e di meglio di quan to

negli anni pascati andava a cercare sui mercati s tra ­

nieri. L'apposita Commissione ha proceduto all

as­

segnazione

di un gruppo di premi di complessive

L.

IG.tNMt

per gli articoli di novità creati con

m a ­

terie autarchiche.