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nenza con cu i, nei più ricchi edifici, si o rnava

il p rincipale accesso. Bisogna (piindi in te n ­

dere: " Tebe dai cen to palazzi .

Arduo, invece, è raccapezzarsi se ci vengono

nom ina ti B iban el Harim e la <■\ alle delle

Regine . Quando noi. nella sesta sala, ci t ro ­

viamo d inanz i al preciso modello, a un decimo

di g randezza , della tomba di N e frtè re , quel

plastico non ci dice gran che. o almeno non

quan to ci d irebbe se sapessimo che in quella

valle furono sepolte molte regine, quasi tu t te

della X IX e XX d inas tia . La Missione Sch iap­

parelli. su s e t ta n ta e più sepolcri, ne esplorò la

maggior p a r te : di principesse, di princip i reali

e di sovrane: t r a l'a ltro , le tom be della madre

di Sethos I e della regina T iti. Ma più sensa­

zionale. a p p u n to , fu la scoperta di quella di

Ncfrtère . la consorte di Ramessèse I I .

Con N e frtè re . madre di pa recch i tìgli, il pen­

siero corre a una v irtuo sa sov rana , che non

s'era c reato un gran posto nella sto ria p ro b a ­

bilmente pe rchè ne aveva a v u to uno g ran ­

dissimo nella famiglia: una donna , diciamo,

che non s 'e ra mai imm isch ia ta di po litica .

La sua tom b a , lunga circa t r e n ta t r e m e tri,

è assai migliore di quelle delle consorelle. Co­

mincia con la scala che p o r ta in una sa le tta

con una s ta n z a la te ra le , v ’è poi una seconda

scala che scende in un salone a colonne largo

dieci m etri e si passa infine in tre gab ine tti.

I n vero a p p a r tam en to !

* * *

Di s trao rd in a rio interesse , pu re nella sesta

sala, è la racco lta dei pap iri. A Der el Medina,

dov 'e rano ta p p a t i in due vasi di coccio, furono

dissepolti que lli demotici e greci.

R amm en tiam o il « pap iro magico . così

ch iam a to p e r la s tran a leggenda sc rittav i

sopra : Isi, a s tu ta dea . cogliendo il momento

in cui il Sole soffriva per la p u n tu r a d 'u n r e t ­

tile, riuscì a farsi d ire « il vero nome divino

d o ta to di sommo po te re magico . Semplice

b rano . B isognerebbe conoscere l 'a n te f a t to e la

conclusione.

A ltri ve ne sono con inni religiosi, squarc i

le tte ra r i, canzoni d 'am o re .

I

n lungo pap iro ci p o r ta l'eco n ien tem en

che d 'u n a cong iu ra di palazzo d u ran te il regno

di Ramessèse I I I . Contiene in fa tti, si legge

n e ir itin e ra r io . una su cc in ta relazione « in to rno

ai lavori d 'u n tr ib u n a le speciale che inqu isì,

giudicò, condannò dam e del gineceo e a lti

funzionari rei di avere cosp ira to per far in so r­

gere il paese, uccidere il sovrano e so s titu irlo

con un a ltro p rinc ipe della fam iglia .

Curioso un pap iro • sa tirico • con disegni

che tìngono assu rd i rovesc iam en ti della re a l tà :

g a tti messi a vigilare le oche, un uccello che ,

d imen tico d ’esser a la to , si serve d 'u n a scala

pe r ragg iungere la c im a d ’un a lbe ro ; top i v it-

toriosi nello s tringe re d ’assedio i g a tt i ; a n i­

mali in te n ti a suona re s trum e n ti musicali e

a ltre piacevolezze del genere. Come si vede, la

vena comica non m an cav a .

Ma il p iù prezioso dei pap iri qui con se rva to

è quello d e tto « dei Re >, che reca l'elenco dei

sovrani egizi d a ll’epoca del dio P ta h fino alla

d ic iasse ttesim a d in a s tia e, pe r c iascuno , re ­

g is tra la d u r a ta del regno . A u ten tico teso ro ,

docum en to d 'im p o r ta n z a » incalcolabile • lo

giudica Giulio F a r in a , che lo ha so ttopo s to

a un geniale, acu to , e ru d ito stud io com pen ­

d ia to in un suo vo lum e apparso nel 1938:

Il Papiro dei Re restaurato

(ed itore d o t t. Gio­

vann i Bard i. Roma).

In q u e s t’ope ra , d ed ic a ta a V itto rio Em a ­

nuele I I I « saggio e d o t to , degli s tud i eg itto -

logici munifico p a tro n o », l’Autore rifa an z i­

tu t to la s to ria del p ap iro famosissimo, g iun to

a Torino col p rimo nucleo della racco lta Dro-

v e tti. Si vuole che, scoperto in ta t to , si lace­

rasse poi nelle trav e rs ie del viaggio, ma è

pu ra leggenda. La v e r ità è che a rr ivò <• in

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