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servato la consueta agilità, la mente è sempre

pronta ad inventare ed a concepire. E durante

il periodo di riposo ci sono lunghe, accidiose

ore da colmare. Perchè, dunque, non impie­

gare questo tempo di tregua e di sosta per

riallacciarsi idealmente e praticamente alla

propria vita normale? Perchè non occuparsi

ed in pari tempo, svagarsi e divertirsi lavo­

rando?

La guerra non arresta il processo creativo

e il lavoro dopo l'ansia del combattimento

ritempra lo spirito. Il lavoro appare al sol­

dato come una parentesi che lo avvicina alla

sua vita di tutti i giorni richiamandogli alla

mente le abitudini più care; quelle stesse

abitudini che riprenderà domani rivestendo

gli abiti borghesi.

Da un simile stato d’animo ed un simile

ragionamento deve esser nato l'incentivo al

lavoro di certi nostri soldati-artigiani. Essi

hanno partecipato alle operazioni sul fronte

occidentale e sono scesi in seconda linea, son

passati nelle retrovie per goderai un perìodo

di riposo.

Perché

— devono essersi

chiesti —

• riempire le

lunghe

ore

vaste

riprendendo

occupazioni, riprendendo l’abituale

fatica del tempo di pace? E devono essersi

guardati dintorno e devono aver chiesto un

suggerimento ed un’ispirazione alla grandio­

sità, alla severità del paesaggio. Si pensi alla

vastità, al carattere di quello scenario. Corone

di montagne, tutto in giro; distese di picchi

eccelsi su cui il cielo si adagia nei giorni chiari,

come una coltre celeste. Grumi di forre che

saldano gli anfratti delle rocce; macchie di

boschi e di foreste; ed il sentore prossimo,

acuto del pino. Ed il silenzio immane, prò*

fondo che certe volte diventa proprio vivo,

presente come un elemento della natura. Si

pensi al valore poetico, alla «carica

che si esprime da un tale paesaggio,

dura e scabra, e che pure, a tratti, scende a

delicatezze, a tenerezze di colorì. Chi, dunque,

sa resistere all’imperiosità di

un

simile ri­

chiamo, se in

petto ha sopita

e

non spenta In

sia purpiccola

fiamma duna vocazione d’ar­

tista? È

difficile resistere.

Un

poeta cercherà

di trarre

gli accordi più vibrati dalle corde

lira. Gh

della

nere — interpretano

esaa lo sprane di questo

ed

poeti m no-