

colo ispiratore delle montagne, alla loro fatica.
Loro adesso son soldati, indossano il grigio*
verde e han lasciato indietro, a casa, sull’altro
versante della loro vita « borghese » i ferri del
mestiere. Tuttavia c’è chi s’è portato appresso
qualcosa; l’ha custodito gelosamente come un
segno, come un ricordo della propria passione
e vocazione. Qui, nel poco spazio in cui ci si
rigira non ci sono comodità di laboratorio, non
ci sono le comodità della bottega. Non im
porta. L’artigiano - soldato aguzza l’ingegno,
s’industria, s’adatta. E poi c’è la natura che
gli dà una mano, gli viene generosamente in
ausilio, gli offre la miniera delle sue materie.
Alberi saldi e schietti; legni decorati natural
mente dalle squamosità delle cortecce; querce
secolari, abiti, pini. I legni sono forse un po'
renitenti a piegarsi come se attraverso le fibre
abbiano ereditato il carattere delle montagne
che li esprimono; sono parecchio duri da lavo
rare. L’artigiano • soldato non si perde di co
raggio. Ne verrà a capo a forza d’applicazione
e di pazienza. E poi k speciale impronta di
questo paesaggio, questi raduni di cose ru
stiche, di pietre e di lavagna, la stessa sagoma
delle montagne, questa vita aspra e semplice
•
gli offrirà i motivi ispiratori. All’opera, dunque.
In questi casi è la volontà che conta, è
l’intelligenza, è la capacità costruttiva e
creativa. Quanti esempi ci offre la vita quo
tidiana di lavoratori che sanno costruire
dal nulla? Lo spirito d’iniziativa e l’inge
gnosità sono prerogative del lavoratore ita
liano.
I ferri, a poco alla volta, troveranno, si
moltiplicheranno: ci sono tanti artigiani fra
i soldati e qualcosa qualcuno ha portato. Ed a
poco alla volta, progressivamente, ci creerà
anche, se non con tutto l’occorrente ed il
necessario, una specie di laboratorio. Il Co
mandante di questi volenterosi soldati, che ha
un temperamento d’artista, approva e loda
l'idea» altri ufficiali tra cui sono architetti,
ingegneri, artisti paternamente, fraternamente
li guidano e li consigliano. Ed allora; incidi
e pialla, sbozza e taglia; le mani sono alacri,
sapienti, dirette da un’ansia compiaciuta e
fervorosa. Le ore incalzano, scorrono veloce
mente sul quadrante dell’orologio.
E quello stesso tempo che prima non riu
scivi a far trascorrere ora fogge via fin troppa
rapidamente tanto da forti pensare che le