

larghe strisele di tinta più scura; i mobili in noce,
di forma antica; alle pareti delle vecchie stampe
ingenue ili soggetto sacro, sul cassettone due palme
in simmetria protette da campane di vetro e nel
mezzo una statuina policroma della Vergine.
Matilde si guarda intorno e sorride con indul
genza; ella ha già pensato ad alcune modificazioni
che recheranno nella stanzetta una nota di eleganza
e di comodità, senza offendere troppo le preferenze
artistiche di Lena. Klla guarda ancora una \olta con
tenerezza il volto rugoso e rude della sua Lena in
cui la sincerità degli affetti e la semplicità della \ ita
hanno impresso una serena nobiltà. Poi,J' apre le
\aligie e comincia ad estrarne la biancheria sem
plice. bianca, e tante piccole cose care: ecco i rica
mi fatti nella lieta previsione del ritorno, ecco i li
bri di preghiera e di lettura, ecco un'immagine del
Salvatore, dono della suora più \enerata e più cara.
Ad ogni oggetto una esclamazione di Lena e qual
che cenno di spiegazione di Matilde.
Si può già comprendere che per la buona donna
la signorina non tarderà a divenire il modello di
ogni perfezione, di ogni abilità...
La congeda !»en presto, proponendole di conti
nuare domani...
Kimasta sola... a contemplare lo spettacolo...
Il
sole è ormai al tramonto. Quella fulgida gior
nata sembra cedere ad una ineffabile stanchezza.
Oh spettacolo giocondo! Nel lato della piazza che
fronteggia la casa un muricciolo lancia la \ ista aper
ta sul lontano orizzonte, il murello basso dalla par
te della pianura, piomba invece alto a picco sulla
campagna sottostante che il sole, ormai al tramonto,
teste di porpora e d'oro. I na frotta di fanciulli ha
imaso la piazzetta riempiendola di grida festose e
rincorre vociando i carrozzini che tornano dai cam
pi. Il giovane animo di Matilde è pieno d'impa
zienza e di gioia.
Domani, domani comincerà per lei la vita, l'av
venire: tutti i sogni di libertà fatti nei lunghi anni
de] collegio stanno per avvezzarsi, un mondo ignoto
pieno di sorprese e di dolcezze la attende; ella si at
tarda
cosi
nei sogni della sua giovinezza ignara sino
a che il sole scompare e una ombra rosea e tiepida
invade la piazzetta e tutte le cose.
♦ e#
Cominciano così per Matilde quelli che ella chia
merà poi. sorridendo, gli anni della sua vita mon
dana. Don Carlo non vuole che l'austerità della sua
casa e delle sue abitudini, gravi sul giovane animo
della nipote, ed ha preannunziato l'arrivo di lei ad
alcune giovanette delle migliori famiglie, con le
quali ella potrà divertirsi, passeggiare e frequentare
un poco la
società.
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La cittadina, che ha un passato ricco di tumulti
e di eventi, lasciata in disparte dalla civiltà intider-
na, è ora tranquilla e scarsamente popolata: (
sol
tanto le antiche chiese, le facciate oscure dei vec
chi iHilazzi
.
qualche tratto di mura
.
qualche fon-
lattina nelle gazzette remote testimoniano del suo
Itassato glorioso, e un buon numero di famiglie
ospitali
/ter tradizioni e di signorili altitudini che
aitila nei vecchi
/palazzi del centro, e nelle villette
che lentamente vanno sorgendo nelle adiacenze...);
ma la fertilità del suolo che la circonda, la ricchez
za dei suoi prodotti le danno una animazione di
(La vita di provincia...
qualcosa di insoddisfatto, di irrequieto ora che i
frequenti contatti...
h./tpurv per chi accetta senza nostalgia...).
In città tutti hanno conosciuto i genitori di Ma-
tilde. La madre, di nobile famiglia, innamoratasi
quasi fanciulla, tlel giovine medico, fratello di Don
Carlo, lo a\e\a sposato contro la volontà dei suoi.
Di natura dolce e mite, di salute delicata, i contra
sti c«m la famiglia e la nuova \ita. un poco rude per
lei. ne a\e\ano lentamente minata l'esistenza ed
ella si era indebolita a poco a poeti dopo la nascita
di Matilde sino a morire in seguito di un secondo
pariti immaturo.
Il
padre di Matilde, insofferente dei luoghi dove
ave\a lauto sofferto, dopo a\er pro\ veduto alla cu
stodia della figlioletta. era parlilo per lontani paesi
donde, qualche anno dopo, era giunta la notizia
della sua morte, ('.osi Don Carlo era rimasto il tu
tore di Matilde e I amministratore delle modeste so
stanze lasciatele dalla madre. Dei vecchi parenti
materni abitano anctira nella città, e per un resto
dell antica ostilità contro il padre, trattano la gio-
\inetta con mal celata freddezza: ma ella è troppo
giovane per awedersene, e d'altra parte la noto
rietà di cui gtide le attira tante simpatie da compen
sarla ad usura. Così, accolta con benevolo interes
se, Matilde entra a far parte della vita della pic
cola città con tutto lo slancio della sua natura spon
tanea e del suo contenuto ardore.
Oh la bellezza dei tramonti estivi, quandti con le
compagne ella passeggia per le vie della vecchia cit
tà e lungo i \iali adiacenti, odoranti delle ultime
acacie, di glicini, di tigli!
I
campanili delle chiese si vestono di rosei ri
flessi. i \etri dei balconi scintillano, nei giardini di
gradanti verso i \iali gli uccelli cinguettano pazza
mente!
I giovani della città passeggiano anche essi a grup
pi e negli sguardi che accompagnanti il loro rispet
toso saluto, essa legge qualche cosa di ignoto ancora
che la riempie di dolcezza e di ingenua compia
cenza.
Le
fanciulle
se
ne \anno cosi parlando e ridendo
lietamente, sino a che le prime stelle si aprono pal
pitanti nel cielo sereno e un profumo sottile e vago,
sospeso nell'aria come se piovesse dal cielo, tocca
il cuore di Matilde pieno di ignara poesia. Di que
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