

napoletana dai vulcanismi cromatici a volte
oppressivi, a volte lietamente squillanti come
una canzone, sempre pienamente rappresen
tativi dell’ ambiente e dello spirito proprio dei
napoletani.
Cinquantasei quadri, si è detto, sufficienti
ad informare sul giovane pittore, ma ancor
pochi a dire ciò che Guido Odierna promette
per il futuro. La mostra torinese infatti deve
e»ere considerata sotto un particolare aspetto,
non tanto di attualità, quanto di p r e c i
sione: chè infatti in essa Guido Odierna si
rivela sotto un duplice aspetto. Da un lato
le impazienze giovanili ricche di colore, luce,
impeto e movimento; dall’altro un attento
studio pieno di impegno e del desiderio di
maturare in una costrizione della sua stessa
natura, portata spontaneamente al canto,
allVffirtto clamoroso e facile, ad una spon
taneità pregevole appunto perchè tale e
non corrotta da artifizi tecnici, ma ancor
troppo semplice e perciò meritevole di affi
namento.
I
quadri di Guido Odierna per la maggior
parte, come abbiamo detto, sono panorami,
paesi e marine di Capri; tramonti purpurei;
mare tempestosamente ondoso, fragoroso, vio
lento; rosseggiare di gerani e tinte cardina
lizie di buconvillee; verdi ingialliti di sole;
case bianche di tinta calce che ferisce l’occhio
e dappertutto colore, colore, colore. Anche
chi non conosce l’ isola osservando i pano
rami di Guido Odierna è indotto a fantasti
care sulle bellezze del luogo celebre e rino
mato; in ciò sta appunto uno dei meriti prin
cipali del pittore, fedele alla sua ispirazione
ed al panorama che l’ ha sollecitata. Pittura
chiara, corposa, ricca di linfa, schiettamente
sana e solida. Un generoso prodigarsi del
l’artista, per nulla appesantito dal timore di
essere giudicato inattuale o sorpassato; senza
per nulla cedere alle lusinghe della moda;
fedele a se stesso ed ai suoi maestri.
Questo è Guido Odierna di oggi e pur già
maturo
a
procedere innanzi in quell’opera di
affinamento cui accennavamo prima. Un grup-
II