

inio non dimenticherò mai le prove di genti
lezza da Lei ricevute e mi farò gloria di essere
colla più leale e distinta considerazione di
V. S.
Ill.ma dev.moed
obbl.moServitore
Di Pralormo.
Insediatosi a Pallanza il Pernati iniziò una
illuminata amministrazione di quella Pro
vincia. indirizzando principalmente la sua
attività allo studio delle comunicazioni e
delle risorse economiche della regione. Si
deve alla sua iniziativa la costruzione delle
« carrettiere » di Valle Antigono e Valle An-
zasca e lo sfruttamento razionale delle miniere
e del legname di tale valle.
Per la parte politica egli ebbe lo speciale
incarico dal Des Ambrois — successo al
Pralormo — di vigilare e raccogliere infor
mazioni sui moti che i liberali provocavano
nel vicino Canton Ticino e sull'indirizzo filo-
austriaco al quale il commercio di tale can
tone sembrava volersi indirizzare. Ma in modo
particolare egli seppe cattivarsi la simpatia
e la riconoscenza delle popolazioni affidate
alla sua Amministrazione, riuscendo ad otte
nere il ristabilimento della provincia d’Ossola.
Nel 1844 « gli zelanti servizi sin qui prestati
nella carriera dell'Amministrazione provin
ciale e li non comuni talenti onde va a dovizia
fornita - come recita il documento ufficiale.
•determinarono S. M. in udienza di ieri l'altro
ad attestare la sovrana sua soddisfazione »
chiamandolo a reggere la divisione dei LL. PP.
della Segreteria di Stato per gli affari del
l'interno.
L'anno dopo egli sposava Paolina dei conti
di Bricherasio, imparentandosi così con le
migliori famiglie dell'aristocrazia torinese.
Da tale matrimonio nascerà un'unica figlia.
Maria, che andrà a suo tempo sposa ad Ales
sandro Antonielli dei Conti d 'òulx.
Ma nel frattempo gli eventi precipitavano.
Sono gli anni nei quali si matura il destino
del Piemonte quale antesignano dell'indipen
denza d'Italia. Lo Stato Sardo raccoglieva
le sue forze per le grandi battaglie e aveva
bisogno delle massime energie dei suoi uomini
migliori. Un settore particolarmente delicato
appariva la Savoia che sarebbe ben presto
rimasta sguernita di truppe richiamate per i
cimenti di là dalle Alpi.
Per questo complesso di circostanze nel
gennaio del 1848 il Pernati veniva destinato
all'intendenza Generale di Annecy.
I fortunosi eventi dell'epoca si rispecchiano
fedelmente nelle sue obbiettive relazioni al
Ministero: le ripercussioni della concessione
dello Statato, l'esultanza della fedelissima
Savoia per la guerra all'Austria, l'attacca-
meato indefettibile alla monarchia Sabauda.
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Non dall'interno doveva venire il pericolo,
ma come al solito, dalla vicina Francia.
Approfittando dell'assenza dei gloriosi reg
gimenti di Savoia che si coprivano «iti gloria
nelle pianure lombarde, ecco che nell'aprile
del '48 una turba di facinorosi provenienti
da Lione tenta di invadere la Savoia e pro
clamarvi la Repubblica e l'Unione alla Fran
cia: Chambery è invasa, Annecy minacciata.
Il Pernati adotta i provvedimenti necessari
C
r fronteggiare la situazione, fa radunare
guardia nazionale, ma, sicuro dei senti
menti di Annecy, scrive al suo Ministro che
non crede possibile l'iavasioae della sua pro
vincia. Nello stesso tempo si tiene al corrente
per meno di emissari ricari di quaato «ac
cede a Chambery. Ma la reari—e è pronta;
gli stessi abitanti della città e i contadini
accorri dai villaggi vicini al