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variare lo stato igrometrico dell’aria ambiente

c di mantenere nei camini di richiamo un

gradiente termico di 25° con l’esterno. Le

bocche di estrazione dell’aria sono a livello

del pavimento e ripetute contro il soffitto per

la ventilazione estiva. Con l’impianto fun­

zionante era possibile il rinnovo totale del­

l'aria delle sale a finestre chiuse. Da molti

anni il sistema è stato sostituito con termo­

sifoni ad acqua calda. Tenendo conto del

non contemporaneo funzionamento dei reparti

e dell’eccezionale distanza dei padiglioni, si

preferì fornire ogni fabbricato di caldaia pro­

pria. Esiste tuttavia anche una piccola cen­

trale termica a servizio di alcuni padiglioni

adiacenti.

Per quanto concerne l’allontanamento delle

immondizie, queste da ogni sala erano get­

tate attraverso una botola nel piano sotter­

raneo ove si praticava la distruzione locale.

Attualmente le spazzature sono raccolte presso

ogni reparto entro cassoni metallici che sono

portati giornalmente al forno di incenerimento

di cui è provvisto l’adiacente sanatorio Birago

di Vische (ex padiglione dell’Ospedale, ora

ad organizzazione autonoma, completamente

isolato con viale di accesso e servizi indipen­

denti).

L ’Amministrazione di un ospedale per ma­

lattie infettive presenta notevoli difficoltà,

poiché non è possibile prevedere con una

certa approssimazione il numero medio annua­

le dei ricoverati, che è soggetto ad oscilla­

zioni cospicue in rapporto al mutevole corso

epidemico delle singole malattie infettive.

Nel primo grafico di pagina precedente si può

osservare il movimento dei ricoverati nell’ul­

timo ventennio. Il secondo dimostra il numero

medio annuale delle giornate di degenza, rife­

rito alle principali malattie infettive durante

un decennio. Altro grafico indica la durata

media di degenza per le stesse malattie, de­

sunta dall’osservazione dell’ultimo quinquen­

nio.

Fino al 1916 l’Ospedale Amedeo di Savoia

venne gestito dalla Piccola Casa della Divina

Provvidenza con le rendite patrimoniali del-

l'Ospedale, il concorso del Comune ed il

provento delle spedalità. Seguì una breve

gestione municipale sino all’erezione in Ente

morale autonomo dell’Ospedale (Decreto Luo­

gotenenziale del 22 giugno 1919, n. 1168).

La nuova Amministrazione, come primo atto,

si assicurò un più valido contributo finanziario

del Connine per il ricovero dei malati di

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Torino, ad integrazione delle rendite patri­

moniali insufficienti da sole a fronteggiare

tutte le spe

unzionamento. Negli accordi

sanciti col Municipio, questi riconobbe gli

scopi di difesa igienico-sociale inerenti all’Ospe-

dale Amedeo di Savoia, il quale sopperisce

agli obblighi di isolamento che il Comune ha

di fronte alla legge, e si impegnò a coprire

con una diaria di integrazione il deficit risul­

tante tra reddito dell’Ospedale e spese effet­

tive, incontrate per il ricovero dei malati del

suo territorio. Venne così assicurato in modo

definitivo il regolare esercizio dell’Ospedale.

I rapporti con i Comuni della Provincia furono

ispirati al concetto di agevolare al massimo

l’afflusso dei malati dei paesi circostanti, poi­

ché ogni misura di isolamento riuscirebbe

vana qualora fosse limitata alla cerchia del

Comune. Gli ufficiali sanitari dei centri vicini

dovrebbero far opera di persuasione per il

ricovero all’Ospedale Amedeo almeno degli

individui affetti da forme strettamente con­

tagiose. £ auspicabile che mediante accordi

con le autorità sanitarie l’Ospedale faccia

servizio per una circoscrizione molto più

larga dell’attuale, con notevole beneficio per

l’igiene e la profilassi.

La piena rispondenza dei locali alla loro

destinazione e l’organizzazione scientifica non

sono sufficienti ad assicurare il buon funzio­

namento di un nosocomio per malattie infet­

tive, poiché, in misura superiore nei con­

fronti degli ospedab generici,

occorre

pure

tenere in giusta considerazione le esigenze

di ordine morale. Disgraziate circostanze, ari

si è aopra accennato, determinarono la costru­

zione dell’Ospedale e, come logica conse

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