

esso venne considerato alla stregua di lazza
retto. con l'applicazione delle più rigide norme
d'isolamento. Soltanto i malati gravissimi
potevano ricevere la visita dei parenti ed
accadde talvolta che certi ricoverati venis
sero a morte senza il conforto di rivedere i
congiunti. La cognizione del pericolo rappre
sentato dalle malattia infettive per la comu
nità uon poteva riuscire a capacitare lo strazio
di una madre, cui non era concesso di assistere
il proprio bambino morente. D'altra parte la
fama di un eccessivo rigore, oltre a rendere
impopolare TOspedale, portava a compro
mettere la tutela igienico-sanitaria della popo
lazione, poiché con ogni sforzo si cercava di
sottrarre i malati al ricovero. Ed occorre
qui ricordare che l'obbligo del ricovero, per
legge, è limitato ai soli casi di malattie eso
tiche. oltre ai casi per i quali sia ritenuto
indispensabile dall'L tticiale Sanitario. La im
portanza di questo stato di fatto venne
pienamente compresa dall'Amministrazione
attuate, presieduta dal prof. Bruzzone. Essa
considerò con vedute più larghe la questione
e la risolse, pur senza frustrare le finalità di
isolamento del nosocomio. Tutti i padiglioni
vennero circondati di balconate, sul tipo dei
terrazzi descritti per il padiglione a segmenti,
in modo che visitatori e malati possono ve
dersi e conversare. Da qualche tempo la
visita, già settimanale, è consentita due volte
la settimana e pertanto, nei rapporti con i
visitatori. l'Ospedale non differisce da quelli
generici.
A conclusione di questi brevi cenni sulle
caratteristiche costruttive e sull ordinamento
tecnico-amministrativo dell'Ospedale Amedeo
di Savoia si può affermare che esso risponde
egregiamente ai fini profilattici e assisten
ziali per i quali è stato istituito e — con
opportune e tempestive modifiche — nel
futuro potrà assolvere ancor meglio alle sem
pre crescenti esigenze della popolazione tori
nese.
Dott. ALBERTO ROCCO
Marfka igienista