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sione rappresentanti 1 monogrammi, le leggende e le

medaglie stesse.

Il secondo volume è dedicato alle medaglie latine.

Il terzo gruppo è quello delle medaglie moderne.

Nel i S40 il Direttore incaricò Davide Bert»'lotti di

compilarne il catalogo. IYr giungere a formare e ordi­

nare questa collezione, fu necessario procurarsi la cor­

rispondenza dei più distinti numismatici d’ Europa.

Nel medagliere furono trasfuse tutte le raccolte di

qualche fama sparse nel Piemonte ed 111 ispccie quella

dell’abate Pillimi, dell’abate Incisa, del teologo Cagna,

del conte lilippi, allora Console generale sardo a

Costantinopoli, del cavaliere Drovctti, già Console in

Egitto, del cav. Truqui, Console generale a Tu­

nisi, ecc. Alcune medaglie siculo uh furono inviate

dal cav. San Quintino nei suoi viaggi a Napoli. Tutte

le medaglie greco-egizie e parecchie della collezione

Allier de Hauteroche le acquistò dal cav. Millinger,

celebre antiquario, e moltissime, delle più rare, dal

signor Rolliti, primo negoziante di medaglie a Parigi.

Non possiamo a meno di pensare che una simile

raccolta sarebbe indicata per formar la base di un

museo di numismatica — e quindi di valore anche-

storico — unico nel suo genere e quindi ci doman­

diamo se non sarebbe il caso di chiedere ed ottenere

che la raccolta numismatica fatta da Vittorio Ema­

nuele III e di cui il monarca fece dono al Paese, venga

devoluta all’ Accademia delle Scienze di Torino. Na­

turalmente coi fondi necessari per sistemarla, conser­

varla ed ampliarla se del caso.

Presso l’Accademia era la Sala di Arti e Mestieri,

contenente saggi di opere e lavori d’industria, modelli,

disegni, litografie, ecc.

Tornando alla ricchissima Biblioteca, diremo per

debito di cronaca, che godette di parecchi legati. Il

marchese Tancredi balletti di Barolo lasciò all’ Acca­

demia tutti 1 suoi libri greci e latini e Caisotti di Chiu-

sano, buona parte della sua ricca biblioteca personale.

Inoltre Lavy, il fondatore del Medagliere, offrì di­

ciotto busti in marmo, rappresentanti illustri romani,

copiati dall’antico, eseguiti dallo scultore Bogliani e

destinati ad adornare la sala delle adunanze pubbliche,

dove pure si trovano i busti del Denina, del l'ianazza e

del Gerbol, e dei tre fondatori : Saluzzo, l.ascaris eCasana.

Nel 1 875 venne dall’ Accademia istituita la Società

Agraria, ora divenuta internazionale e passata all’estero.

★ ★ ★

L'Accademia è di\isa in due classi: una per le

scienze matematiche e fisiche e l’altra per le morali

storiche e filosofiche. Ciascuna classe ha un certo nu­

mero di Accademici residenti all’estero. Natural-

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MI'Accademia M k Scimi*.

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