

[ 'Abbazia di S. Antonio di Ranvcno - La facciala della Ch ina.
ora ne conta so. Quello di Lanzo nel 17(19 ne aveva
due «i tre ed ora ne lia 62 e quello di Luserna, fondato
da Carlo Alberto nel 1S43, da 12 letti è salito a 40.
Allorché l’ Ordine si fuse con quello di San Lazzaro,
creato per assistere i lebbrosi, questi in un primo
tempo (177?) furono
ricoverati a Monca-
lieri, indi ad Aosta,
ma C arlo A lberto fece
per loro costruire 1111
grandioso lebbrosario
che però, essendo la
lebbra quasi scomparsa,
è divenuto Ospedale
C iv ico di quella città.
Il
patrimonio del-
l’Ordine Costantiniano
di San G iorg io , che
aveva sede 111 l'arnia,
tu nel 1K60 aggre
gato all'O rd inc Mau-
nziano, il quale diede
tutto il suo contributo
morale e materiale al
grandioso ospedale di
quella città essendo naturalmente legato ad ogn i ini
ziativa e tradizione ospitaliera, sempre memore della
sollecita carità dei Cavalieri Costantiniani di S. G iorgio,
ma ora ha un’amministrazione propria.
In tempo di guerra poi tutti gli ospedali Mauri-
ziani divengono senz’altro altrettanti centri di riserva
militare, perchè il Gran Magistero dell'ordine suole
immediatamente mettere a disposizione dell’ Autorità
militare, come già fece per il passato, le maggiori
possibili disponibilità, specie ncU’ospedale Umberto I
che è fornito di tutti 1 più moderili impianti, il che può
avvenire senza alterare il normale funzionamento
degli ospedali stessi.
Fra le provvidenze assistenziali va notato l’ ospizio
del piccolo S. Bernardo donde scesero in Italia Anni
baie e Napoleone. C o là esisteva una stazione militare
romana e sembra avesse due templi dedicati a Cìiovc.
Q u iv i San Bernardo da Mentono, detto l’apostolo
delle Alpi (y<
.11 invece 1111 ospizio per l’assistenza
ai pellegrini transitanti per quel valico. Papa Bene
detto X IV lo assegnò (1752) all’ordine Mauriziano
affinchè vi esercitasse la tradizionale sua ospitalità
mercè l’opera dei canonici Agostiniani c dei loro
famosi cani addestrati alla ricerca dei pellegrini sepolti
nella neve. Durante la rivoluzione francese tu distrutto,
dopo la restaurazione, ricostruito da Carlo Felice,
riprese la sua attività.
Per mezzo secolo vi tu quale Rettore il celebre
Abate Chanoux scienziato, poeta, sacerdote e fonda
tore del Giardino Alpino Chanousia vero « museo
Cappella - Sepolcro dcU A bat* P . C h an ci».
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