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settori borghigiani, poi saldati con la città stessa, sono già in gran parte individuabili e si

consolideranno dopo la duratura pace sancita dal trattato di Aquisgrana (1748)

7

.

Ne fanno fede, per questa sezione cronologica, due carte di notevole rilievo: la

Carta

topografica della Caccia

del 1761-66

8

e la mappa della città, redatta da Gaetano Quaglia,

tra il 1785 e il 1790, ma come immagine dalla condizione della capitale all’anno dell’asse-

dio del 1706, intitolata

Città e cittadella di Torino attaccata da Gallispani li 9 giugno 1706,

liberata li 7 settembre 

9

, entrambe molto attente – per evidenti ragioni patrimoniali la

prima (il famoso raggio delle dieci miglia attorno alla capi-

tale riservato alla caccia regia

10

), militari la seconda – a una

corretta definizione non solo del contesto entro la cerchia

della fortificazione, ma in modo preminente al territorio.

La mappa rappresentante l’assedio del 1706 – che peraltro

tradisce appieno la sua esecuzione più tarda nella minuzia

del disegno che annota rettifiche e completamenti della

seconda metà del secolo – appare di notevole interesse in-

nanzitutto per l’estensione della porzione di territorio rap-

presentata, che mostra ampiamente la

montagne de Turin

(ossia la collina oltre il corso del Po, già oggetto di speci-

fiche annotazioni)

11

e si attesta dal corso della Stura allo

sbocco del Sangone nel Po, torrenti, cui si associa anche la

Dora, e fiumi delineati con notevole perizia, nonostante tal-

volta errori di scala. L’importante borgo lungo la Dora, fon-

damentale per l’apporto produttivo alla città, vi compare

con precisione, così come il borgo Po appare perfettamen-

te rappresentato sia nella sua connotazione pedecollinare

(contrassegnata fortemente dall’allea verso la Villa della

Regina, già vigna del Cardinal Maurizio), ma anche in quella

piana da parte opposta, verso la città, ove si rilevano con

minuzia le abitazioni e i settori produttivi all’esterno della

cinta della fortificazione e presso quell’area, detta borgo

del Moschino, un tempo allo sbocco dell’attuale corso San

Maurizio, demolita nell’Ottocento per ragioni igieniche e per fare posto a un’edilizia di

maggiore pregio, che sapesse meglio sfruttare la rendita di posizione offerta dall’affaccio

sul fiume

12

. Sempre lungo l’asta fluviale, nuovamente da parte opposta alla città, la map-

pa registra un piccolo nucleo in corrispondenza della chiesa della Madonna del Pilone,

lungo la strada di Casale (altrove anche annotata come strada di San Mauro) che corre

parallela al corso d’acqua; si tratta del primo accenno del futuro, significativo, borgo che

dall’edificio religioso trae il suo nome. L’assenza di toponimi rende poco agevole l’identifi-

cazione delle ampie cascine a corte che punteggiano la piana attorno alla città, ma rende

evidente il progressivo consolidarsi della struttura agricola del contado, contrassegnata da

un complesso reticolo di bealere e di strade vicinali, ossatura riconosciuta del successivo

innestarsi prima dei borghi, indi delle borgate.

Ancora maggiore dettaglio appare nella giustamente celebrata

Carta topografica della

Caccia

degli anni 1761-66, con una simile estensione cartografica per la collina, che va

7

Trattato firmato ad Aquisgrana il 18 ottobre 1748, a conclusione della guerra di successione austriaca. A

Carlo Emanuele III di Savoia (re di Sardegna) sono conferite le contee di Angera, Vigevano, Voghera e Bobbio,

spostando il confine al corso del Ticino. 

8

ASTo, Corte,

Carte Topografiche Segrete

, 15 A rosso. Per un’analisi di dettaglio si rimanda alla scheda spe-

cifica allegata al presente saggio.

9

ASTo, Corte,

Carte Topografiche per A e B

, Torino 31. Per l’approccio critico si veda la scheda di G. Gentile,

in Massabò Ricci, Gentile, Raviola, 2006, p. 74 sg. e anche la più recente scheda di M.V. Cattaneo in

Museo

Torino

(http://www.museotorino.it/view/s/32fb132b50ae4b8c99b65dab238993db

).

10

V. Defabiani, 1989, scheda n. 362, p. 343 sg. e più di recente F. Paglieri, 2007, scheda n. 5.25, p. 103.

11

[La Marchia],

Carte de la montagne de Turin avec l’etendue de la plaine Depuis le Sangon Jusqu’à la Sture

,

n.d. [1694-1696]. ASTo, Corte,

Carte Topografiche per A e B

, Torino 14.

12

A questa demolizione fa riferimento il

Piano generale dei caseggiati esistenti fra la sponda sinistra del Po

e la via Bava nella località così detta del Moschino colle progettate demolizioni

, allegato alla delibera del 18

marzo 1872. ASCT,

Miscellanea Lavori Pubblici, Poste, Telegrafi, Telefoni

, n. 129 A.

1. Gaetano Quaglia,

Città

e cittadella di Torino attac-

cata da Gallispani li 9 giu-

gno 1706, liberata li 7 set-

tembre

, [1785-90]. ASTO,

Corte,

Carte Topografiche

per A e B

, Torino 31.