

I regni di Carlo Emanuele III e di Vittorio Amedeo III
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Principe ereditario ed Emanuele Filiberto. E poichè quest'ultimo di
soli 4 anni, dopo tre mesi seguì, la madre nel sepolcro,
il
Re, cui
sembrava mal ferma l a successione, decise di passare a terze nozze.
Scelse una P rincipessa della Casa Lorenese, Elisabetta Teresa, sorella
del Duca Francesco, e questo matrimonio parve calmare i risenti–
menti, che la repentina guerra del 1735 aveva destato a Vienna. Cele–
brati a Luneville gli sponsali per procura (11 ottobre 1737), il Re
andò incont ro alla sposa a Pontebelvino.
Tra i festeggiamenti fatti a Torino in qu ella occasione, ricord e–
remo che
il
padre Zucchi, Olivetano, dopo di aver improvvisato a
Corte su vari argomenti dati dal giovane Duca di Savoia, cantò con
grande concorso di gente nella Chiesa del Carmine, accompagnandosi
col violino (1). Elisabetta morì alla Venaria
il
3 luglio 1741 di parto,
nella ancor fresca età di 29 anni.
4. -
La pace di Vienna non poteva esser durevole: troppi desideri
aveva lasciati insoddisfatti. Lo comprese Carlo Emanuele ed inten–
sificò l'educazione militare del paese, per esser pronto a qualsia si
even ienza.
Si avvicinava il giorno in cui doveva fatalmente app licarsi la
Prammatica sanzione,
cui, egli .solo, tra
i
Principi europei, si era op–
posto, e ciò poteva costituire per lui un pericolo non lieve. Si dette
allora ad attuare provvedimenti di indole militare, che fanno fede
della sua alacrità e del suo spirito di previdenza e di accortezza.
Furono allora aperte le Scuole reali d'artiglieria e 1'Istituto degli
It:lgegneri topografici, dal corpo dei quali venivano scelti gli ufficiali
di Stato Maggiore; accrebbe il numero delle fonderi e dei cannoni e
qu ello delle fabbri che di polvere.
Condusse a compimento l'opera di fortificazione del regno, inco-
o
minciata da l padre, e così in breve furono a llestiti ed armati i fort i
di Exilles, di Fenestrelle, della Brunetta, di Demonte, Cuneo, Montal–
bano, Tortona, Serravalle e Alessandria. Emanò savie dispo sizioni,
intese a regolare il servizio militare in tempo di pace e in caso di
(l) A Corte av eva improvvisato su questi tr e ar gomenti:
Se sia più uuulecole
la fortezza nel combattere
o
la fortezza nel soffr ire; se in Alessandro av essero pre–
clominio
i
vizi
o
le virtù ; la teoria dei colori .
Anche in Chiesa improvvisò su :
Come Dio sia uno e trino; come si giunga a poetare all'improvviso ; come si viva
senza cibo n èbevanda.
In quest'ultimo argomento faceva allusione ad una mon aca
di Santa Chiara di Chieri, certa Zappata di Poirino, la quale da molto tempo non
prendeva nè cibo nè bevanda a ll' infuori del pane eucarist ico.