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La vit a e

il

costume torinese sul cade re del secolo x

\'1Il

517

delle loro dottrine, o avess ero osato seppellire un correligionar io in

un cimitero cattolico, venivano condanna ti a mort e.

4.

-

A capo degli ordini giudiziari stava

il

Gran Cancellier e

che doveva veglia re, per la pronta e retta ammini strazione della

gius tizia e' l'esatta osservanza delle leggi, su i Magistrati, Prefetti ,

Giudici, Vassalli e sudditi. Vigilava sulla tutela dei pupilli, delle

Fig. 125. - Seeue e costum i torinesi

~lel

sec olo

XVIII .

(Da un quadro

del Museo

d'Arte Moderna

<li

'I'oriuo).

vedove, degli orfani e su i deboli e pove ri, che fossero in lite coi

ricchi e potenti. Egli presiedeva il

Consiglio di S iedo,

le cui att r i–

buzioni s i riferivano alle grazie in mat eria civile e criminale, e alle

suppliche che chiedevano la revisione di sentenze emanate dalle

Corti Su preme.

Quest e erano costitu ite dai Senati di P iemonte, di Nizza, della

Savoia e della Corte dei Conti. Ciascun Senato giudicava in prima

e ultim a istanza delle cause , che eccede vano il valore di 2 milalire ;

decideva tutte le qu est ioni vertent i tra Comun i e Comun i, e quelle

relati ve a pri vilegi, sta tuti, decreti e cons uet udini ; trattava le cause

dei magistrati che avevano pri vilegio di foro speciale ; le contest a–

zioni t ra pri vati per fatti di cacc ia, pesca, deri vazioni ' d'acqua od

altro ; le cause dei pupilli, delle vedove, qu ando non volevano adire

ai gradi minori della giudicatur a .