

La vit a e
il
costume torinese sul cade re del secolo x
\'1Il
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delle loro dottrine, o avess ero osato seppellire un correligionar io in
un cimitero cattolico, venivano condanna ti a mort e.
4.
-
A capo degli ordini giudiziari stava
il
Gran Cancellier e
che doveva veglia re, per la pronta e retta ammini strazione della
gius tizia e' l'esatta osservanza delle leggi, su i Magistrati, Prefetti ,
Giudici, Vassalli e sudditi. Vigilava sulla tutela dei pupilli, delle
Fig. 125. - Seeue e costum i torinesi
~lel
sec olo
XVIII .
(Da un quadro
del Museo
d'Arte Moderna
<li
'I'oriuo).
vedove, degli orfani e su i deboli e pove ri, che fossero in lite coi
ricchi e potenti. Egli presiedeva il
Consiglio di S iedo,
le cui att r i–
buzioni s i riferivano alle grazie in mat eria civile e criminale, e alle
suppliche che chiedevano la revisione di sentenze emanate dalle
Corti Su preme.
Quest e erano costitu ite dai Senati di P iemonte, di Nizza, della
Savoia e della Corte dei Conti. Ciascun Senato giudicava in prima
e ultim a istanza delle cause , che eccede vano il valore di 2 milalire ;
decideva tutte le qu est ioni vertent i tra Comun i e Comun i, e quelle
relati ve a pri vilegi, sta tuti, decreti e cons uet udini ; trattava le cause
dei magistrati che avevano pri vilegio di foro speciale ; le contest a–
zioni t ra pri vati per fatti di cacc ia, pesca, deri vazioni ' d'acqua od
altro ; le cause dei pupilli, delle vedove, qu ando non volevano adire
ai gradi minori della giudicatur a .