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Capitolo VIII.
" 2 marzo 1680 la Congregazione comunale aumentò l'assegno
a lire 144; ass egno che fu portato, nel gennaio del 1710, a 192,
per
togliere pret esto a malversazione.
Questi
cavalleri
furono addetti alla
persona del Vicario, fino all'll febbraio del 1724, nel qual giorno Vit–
torio Amedeo II ordinò che
il
Vicario avesse a' suoi
ordin~
8
guardie,
che, per decreto di Carlo Emanuele III , divennero dodi ci, compreso
un caporale che le comandava. Questo corpo venne abolito da Vittorio
Amedeo III ,
il
quale, con rescritto del 12 novembre 1791, istituiva
quello delle Guardie civiche, costituito da 18 agenti compreso
il
coman–
dante. Vestivano un uniforme di panno turchino con fregi e galloni
d'oro ai paramani e al colletto, bottoniera di rame dorato, e cappello
parimente gallonato (1).
Nel Medioevo si usava seppellire i morti sotto le lapidi delle
chiese, e qu esto costume, che pareva congiungere
il
culto dei defunti
con la pietà religiosa, durò inalterato fino a che, ragioni di pubblica
salute non impo sero altra forma di tumulazione nei cimiteri. A Torino,
nel 1777, ne vennero aperti due: quello di S. Pietro in Vincoli e
quello di S. Lazzaro.
Erano entrambi di forma quadrata. Da tre lati ricorreva un ordine
di portici, e nel quarto , di fronte all'ingresso, sorgeva la chiesa. Nel
terreno compreso fra questa e i loggiati si tumulavano i poveri;
mentre nei sotte r ranei, ricorrenti sotto i porticati erano collocate le
tombe delle famiglie facoltose. Dal 1781 al 1787 si costruirono i ci–
miteri di Vigevano, Nizza, Susa, Aosta , Cuneo, Carmagnol a e Saluzzo.
Costrutti i due cimit eri di Torino, il Re vietò si desse sepoltura
dentro l'abitato, fatta eccezione pei Principi di Casa Reale, gli Arci–
vescovi, i Vescovi che mori ssero in città, i Parroci e i Rettori, le
Monache e i Canonici delle chiese collegiate. Venne stabilito in pari
tempo che nessun cadavere potesse essere sotterrato, se non fossero
trascorse le 24 ore.
I morti all'improvviso si seppellivano passate 48 ore dalla morte
e col consenso di un medi co. Il trasporto funebre si faceva di notte
su di un carro a quattro ruote in forma di feretro; · però era con–
sentito di usare qualsiasi altro mezzo di trasporto, purchè decente.
L'inoculazione del vaiolo era praticata in Piemonte fin dal 1773;
infatti qu attro anni pr ima, Re Carlo Emanuele
III
aveva ordinato
ad una Commissione di Medici di studiare l'importante scoperta e
(1) Questo numero si conservò inalterato tino a l 1829, quando furono portate
a 26 ;
il
g4 aprile 1849 di ventarono 40, nel 1885, 207 ; ogg i
SOIlO
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