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La vita e

il

costume torinese sul cadere del secolo

XVlII

523

di riferirgliene. La Commissione dett e

il

suo respon so favor evole;

onde nel 1773 venne inoculata la Principes sa Reale dal prof. Goetz

di Parigi.

6 . - Essendo il Principe assoluto, pot eva conferire a s uo tal ento

le cariche e gli uffici dello Stato ; ma i Re Sahaudi non s i valevan o

sempre di questo potere e amavano spess o, prima di procedere alla

nomina dei Magistrati e dei pubblici Ufficiali, chiedere

il

parere dei

Ministri e delle person e competenti.

Nel 1717, come dicemmo, era stato istituito il Cons iglio del Prin–

cipe, composto di 8 Ministri chiamati a discut ere gli affari politici,

ecclesia sti ci e militari. Uno dei primi segretari faceva da relatore, e

ciascuno dei consiglieri esponeva le ragioni su cui fondava il proprio

parere. Il primo Segretario per gli affari int erni era an che notaio della

Corona per tutti i contratti che si facevano dir ettam ente dal Sovrano,

per i matrimoni dei vassalli celebrati alla pr esenza del Re, pei giu–

ramenti che vescovi, abati, vassalli e primi Magistrati prest avan o alla

Corona. Spettava a lui di vegliare che foss ero osser vate le leggi riguar–

danti la: salute pubblica e la religione, di pr endere i provvedimenti

rit enuti necessari alla coltura, alle belle arti, all'ann ona,

Il Ministro degli affari estern i dava istruzioni agli agenti diplo–

matici, ed era minutamente informato delle condizioni politiche, eco–

nomi che e morali .de' singoli stati..

L'Azienda della gue rra dava corso agli editti riguardanti le cose

militari sott o la vigilanza del Contadore generale, che doveva agir e

spesse volte di concerto con l'Azi enda dell' Artiglieria, delle fabbrich e

e delle fortificazioni, dir etta da un Intendente generale, E sotto un

altro int endente si tro vava l'Amministrazione della Casa Reale.

Un Controllo re generale soprintendeva a tutte le Ammini strazioni

e vegliava perchè non fossero violat e le regole della conta bilità dello

Stato. Teneva egli un libro di verifica delle varie aziend e, sugli incassi

e sulle spese; registrava tutti i provv edimenti pr esi, le nomine fatt e,

int erveniva alle adunanze della Regia Camera, in cui 'si esamina–

vano e si approvavano i conti dei tesori eri. Buona usanza che in

Piemonte risaliva fin dai primi anni del secolo

X VII

era qu ello di

compilare i Bilanci preventivi, ai quali si aggiungevano le ispezioni

delle casse demaniali.

L'anno finanzi ario cominciava nel mese di marzo.

Le Provincie erano rette da

Governatori,

rappresentanti del Re,

che ricevevano speciali istruzioni sul modo di contener si nei vari