

La vita e
il
costume torinese sul cadere del secolo
XVIII
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offriva ad .essi un 'mazzo di fiori: Se per caso era presente u n uffi–
ciale, la sposina si faceva premura di annodargli Un nastro di seta
all'e lsa della sciabola, e que gli dicono avesse la facoltà di rimeritare
l'atto gentile della donna, scoccandole un bacio sulle guaricie.
« Nelle campagne, quando la bri gata giungeva alla casa dello sposo,
trovava
chiusa
la porta. La sposa picchiava ' tre volte, e al terzo
picchio si apriva e in sulla soglia si affacciava la suocera, burbera
in volto, e con ,la mestola appesa alla cintur a. Essa cominciava il
dialogo seguente :
- Che cosa volete
~
- Entrare in casa vostra ed uhbidirvi in quanto vi piaccia co-
mandarmi.
- Oh! voi altre ragazze leggere e capric ciose ben altro avete in
capo che l'a ssetto della casa.
- Lasciatemi provare, e vedrete.
- Ma qui si tratta di pascolare e mungere gli armenti, di tagliare
il fieno e di lavorare i campi.
- Ed io pascolerò e mun gerò gli armenti, taglierò
il
fieno e lavo–
rerò i campi.
=---
Si tratta di far qualche cosa di più, conviene alzarsi la prima
e coricarsi l'ultima.
Ed io farò anche que sto .
- Ma voi verrete meno a tante fati che.
- Iddio e vostro figlio mi aiuteranno.
A quelle dolci parole, la suo cera diceva con amorevole voce :
- Entra, figlia mia, entra, e possa non mai scordarti le fatte pro–
messe.
Poi levandosi la mestola da lla cintur a, la consegnava alla sposa,
che dandosi a far gli onori della casa invitava i parenti a sedere al
banchetto di nozz e. I due sposi mangiavano nello stesso piatto,
bevevano nello st esso bicchiere, prestandosi
il
cucchiaio e la forchetta
a vicenda
» ,
12 .
-Mentre l'antica società si dissolveva, spuntavano an che nel
p iemonte quei germi di vita nuova, che dovevano trasformare e
rifare la coscienza ita liana. Se non che mentre gli altri Principi ita–
lian i da conservatori tenaci si mutavano in riformatori, e i loro sud–
diti li vedevano propugnare i , diritti statuali contro le pr etensioni
della Corte di Roma, ringiovanire leggi e proteggere libertà econo–
miclie, tutto l'opposto avveniva nella Monarchia piemontese. I Prin-
36 _ BRAGAGNOLO
e
B ETTAZZI,
Torino nella storia del Piemont e e d'It alia,
vol .
IL
,l'