

La vita e
il
costume torin ese sul cadere del secolo
XVIII
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Quando Giuseppe Baretti morì nel maggio 1789 era compiuto il
tribu nato rinnovatore di Vittorio Alfieri. Ques ti lo aveva incomin–
ciato nel 1775 in età di 27 anni; ma negli ann i anteceden ti non era
stata vana, nè inutile, nè inop erosa la vita sua come ' troppo spess o
venn e narrato e creduto. Aveva molt o viaggiato, aveva letto molto,
cosicchè l'animo suo si era temprato alla scuola dei grandi fatti umani
radicandosi in lui
i germi di quel
vivo amore di li–
bertà, che fu l'ispi–
ratore di tutta l' o–
pera sua.
Du e in gegni
poderosi produce
il Piemonte nel •
sec.
XVIII,
l'opera
dei quali è vera–
ment e gra nde,
come qu ella che
esercita una inne-
, gabile e profonda
efficacia sul gus to
e sulla educazione
nazionale: int en–
diamo parlare di
Giusep pe Baretti e
di Vittorio Alfieri.
Nacque .i I Ba–
retti a Torino nel
1719 .(fig. 134), e
Fig. 134. - Giusepp e Baretti.
sortì da natura in-
gegno acuto e demolitore, cui giovò la coltura delle lettere ital iane e
la: conoscenza delle lingue modern e, segnatamente dell'inglese, che
nella lunga dimo ra fatta a Lond ra , apprese dall'u so quotidiano e dallo
studio dei cap olavori di quella letteratura.
,Egli cont ribuì' a stringere più saldi legami spir ituali tra i du e
popoli, difendendo Guglielmo Shakes pea re contro
il
pregiudizio clas–
sico del Voltair e; fu tr a i primi in It alia a sta bilire tra noi il culto
di quel grande e a promuovere'
il
concetto della necessit à di rom–
pere la muraglia, sia pure forbita e lucent e come quella del castello