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La vita e

il

costume torin ese sul cadere del secolo

XVIII

563

Quando Giuseppe Baretti morì nel maggio 1789 era compiuto il

tribu nato rinnovatore di Vittorio Alfieri. Ques ti lo aveva incomin–

ciato nel 1775 in età di 27 anni; ma negli ann i anteceden ti non era

stata vana, nè inutile, nè inop erosa la vita sua come ' troppo spess o

venn e narrato e creduto. Aveva molt o viaggiato, aveva letto molto,

cosicchè l'animo suo si era temprato alla scuola dei grandi fatti umani

radicandosi in lui

i germi di quel

vivo amore di li–

bertà, che fu l'ispi–

ratore di tutta l' o–

pera sua.

Du e in gegni

poderosi produce

il Piemonte nel •

sec.

XVIII,

l'opera

dei quali è vera–

ment e gra nde,

come qu ella che

esercita una inne-

, gabile e profonda

efficacia sul gus to

e sulla educazione

nazionale: int en–

diamo parlare di

Giusep pe Baretti e

di Vittorio Alfieri.

Nacque .i I Ba–

retti a Torino nel

1719 .(fig. 134), e

Fig. 134. - Giusepp e Baretti.

sortì da natura in-

gegno acuto e demolitore, cui giovò la coltura delle lettere ital iane e

la: conoscenza delle lingue modern e, segnatamente dell'inglese, che

nella lunga dimo ra fatta a Lond ra , apprese dall'u so quotidiano e dallo

studio dei cap olavori di quella letteratura.

,Egli cont ribuì' a stringere più saldi legami spir ituali tra i du e

popoli, difendendo Guglielmo Shakes pea re contro

il

pregiudizio clas–

sico del Voltair e; fu tr a i primi in It alia a sta bilire tra noi il culto

di quel grande e a promuovere'

il

concetto della necessit à di rom–

pere la muraglia, sia pure forbita e lucent e come quella del castello