

La Rivoluzione francese e la Monarchia Sahauda
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(Fot. Alinari) .
Fig. Ù4. - Luigi XVI, re di Fraucia.
(Da un quadro di A.]" Callet).
degna, calcolando sul timore che la guerra poteva produrre
nell'animo –
dei Francesi. E nello stesso tempo deliberò di fuggire di nascosto, e
non appena ' sorpassate le frontiere, proclamare una nuova costi–
tuzione che mantenesse inviolabili gli ordini monarchici e i diritti
del legittimo sovrano
della Francia.
È
noto
come la fuga, tentata
il
giorno 20 di giu–
gno, non riuscisse, e
come il Sovrano arre–
stato, quattro giorni
dopo, a Varennes,
fosse ricondotto a
Parigi.
Il fallito tentativo
tolse credito al par–
tito realista guidato
dalla Regina e inasprì
il partito popolare, il
quale pensava che se
il Re fosse riuscito
a fuggire sarebbe tor–
nato certamente in
. Francia alla testa dei
soldati stra nieri per
instaurarvi
l'
assolu–
tismo e le leggi feu–
dali.
Non si scoraggia–
rono tuttavia gli esuli,
che, acclamato a Co–
blenza a loro capo
il Conte di Provenza,
si strinsero attorno
a lui impazienti di vendicare l'oltraggio recato al Monarca francese, e
convennero, per mezzo degli agenti diplomatici, di 'sollecitare l'in–
tervento armato degli Stati Europei. Gli Austriaci dalle Fiandre, i
Prussiani dall'Alsazia, gli Svizzeri dalla Franca Contea, i Piemon–
tesi dal Delfinato, gli Spagnoli dai Pirenei, gli Svedesi dal lato di
Dunkerque, compirebbero simultaneamente l'invasione. All' Inghil-