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Capitolo IX.
terra, come prezzo della sua neutralità, sarebbero date 'le Antille
francesi.
Questo disegno per verità era più facile a formulare che non a
tradurre in ' atto, tanto più perchè i Conti di Provenza e d'Artois e gli
altri gentiluomini a Coblenza non pensavano che a corteggiare le
belle dame e
a.
passare il tempo in passeggiate e in lieti banchetti.
Oltredichè le potenze, sulle quali ·si credeva di poter fare un sicuro
affidamento, avevano rivolto il ' cupido sguardo sulla Polonia, della .
quale era imminente la seconda partizione, mentre la Russia era
inoltre impegnata in una guerra con la Turchia, e gli Stati minori
non potevano agli esuli recare aiuti efficaci.
.
Però, qu ndo Leopoldo seppe dell'arresto della famiglia reale,
scrisse subito ai colleghi di Spagna, del Piemonte, di Prussia, d'Inghil–
terra, di Napoli e di Russia, pregandoli
«
d,i volersi unire per riven–
dicare la libertà
e
l'onore del Re Oristianissimo e della sua famiglia,
per porre u??, limite agli eccessi pericolosi della rioolueione
»,
Vittorio Amedeo
Ili,
invece di attendere lo svolgersi degli eventi
e mantenersi in . quella neutralità, che fin allora 'si era imposto, ac–
cettò senz'altro (13 luglio) di seguire la politica austriaca, dichiaran- .
dosi
« p ronto ad agire conforme sarà conoenuio per rimettere in sta–
bile assetto le cose di Francia
» ,
Per tal maniera egli poneva le basi
· di quella malaugurata alleanza con la Casa d'Austria; che fu cagione
prima dei rovesci della Monarchia piemontese.
.
Secondo i ' disegni escogitati dall'Austria, gli Stati d'Europa dove–
vano prima ' di tutto ammonire la Nazione francese di ritirarsi dalla
· via per la quale si era messa ; e qualora il monito fosse rimasto senza
i ,voluti effetti, gli Alleati si obbligavano a rompere ogni relazione
commerciale con la Francia, e, rimanendo inefficace il-provvedimento',
· ricorrere alle armi.
M~ '
la dichiarazione firmata a Pillnitz (27 agosto) fu redatta sol–
tanto dall'Austria e dalla Prussia, e in una forma così mite e inde–
terminata, che dimostrava quanto l'una' e l'altra potenza fossero aliene
dal prendere deliberazioni estreme.
Infatti tanto poco Leopoldo pensava alla guerra, che prima di
recarsi al convegno coL re Guglielmo Federico di Prussia, aveva
licenziato parte delle truppe che erano sotto le armi. .
«
Probabilmente
la debolezza e la poltroneria di Luigi XVI ci trarranno da ogni
impaccio
»,
'ayeva detto il Principe Kaunitz. E fu cosi. Il Monarca
francese, dopo la fuga malaugurata, per essere reintegrato nelle sue
funzioni di Re, il 13 settembre aveva accettato la Costituzione ,