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Capitolo IX.

degli altri, senza che un interesse comune li affratellasse, disusati,

dal Piemonte in fuori, ' dalla milizia e per nulla disposti a fare il

menomo sacrificio di fronte al pericolo, che s'annunciava ormai

molto vicino.

I Governi del nostro paese; al pari delle maggiori potenze del

mondo rimasero att oniti e sgomenti dinanzi al pr ecipitare degli avve–

nimenti , che in Francia min acciavano di travolgere in una immane '

rovina le istituzioni politiche e religiose e cancellare ogni tradizione

sociale. Essi non comprese ro le ra gioni storiche di. quei fatti, che

erano la fatale consegue nza di colpe e di errori, di violazioni secolari

del ' sentimen lo della gius tizia, che ogni nato di donna porta con sè

nel profondo della cosc ienza. Ravvisarono bensì in quell'uragano un

peri colo e una fiera minaccia; ma nulla fecero per allontanarlo dal

loro cielo : si limitarono tutt'al più a proferire contro gli avvenimenti

e gli uomini che li avevano preparati o li compievano, parole di ese–

crazione e lan ciare cont ro di essi i loro anatemi.

Ben altro giudizio recavano su quei moti gli , uomini avvezzi a

meditare sulle pagine della storia, nella quale vedevano, in un lento

e continuo divenire, il grande, inesorabile integrarsi del diritto demo–

cra tico, destinato a trionfare di tutte le forze ordinate 'a difesa del

pr ivilegio storico.

L' abb attimento della Basti glia, l'abolizione dei privilegi, la dichia–

razion e solenne dei diritti dell'uomo e del citt adino avevano pro vo–

ca to in molte 'citt à vivissime dimo strazioni di gioia, e il Kant, l'Hum–

boldt, il Klopstock in Ger mania, il De Mlill er nella Svizzera, il Fo x,

ii

Sheridan, lord Sta nho pe in Inghilterra, Pi etro Verri, l'Alfieri " il

P inde monte in It alia , avevano ' in pro sa e in versi espresso il loro

entus ias mo, inneggiando

,il.

qu ella Francia, che alla solenne ' rivéndi–

cazione del diritto natural e lun gamente oppresso di fronte al diritto

feudale, aveva saputo associare il concet to della frat ellanza umana;

ond e lo spirito nuovo eccedeva i confini della nazione e si diffon–

deva, come un vento di purificazione, nel mondo.

Il Piemonte, più di ogni altro Stato d'Italia, era espo sto al con–

tagio democratico, pel tramite della Savoia, in cui la comunanza

della lingua- rendeva' più agevole la comu nione spirituale con ,la

nazione vicina. In Savoia infatti, ilei giugno del 1791, per opera di

un giovane, certo Dessai x, s i ebbe un tentati vo sedizioso, facilmente

rep resso. '

Questo peri colo indu sse Vittorio Amedeo a rivol ger si agli Stati

ita lian i pr opon endo un a lega intesa

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