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Capitolo V.
(R. Pinacoteca
.li
To rino. Quadro di Scuo la fra ncese).
Fig. 67. - Maria Adelaide di Savoia
elettrice di E nvieru ,
alle cose dell'anima; eppoi, stringendosi al seno il Crocifisso, spirava,
lasciando di sè memoria migliore delle sue opere pubbliche. Era
il
12 di
giugno del 1675, quaran–
tunesimo dell'età sua (1).
lO. -
Dalle cose fin qui
dette, apparisce come il
governo piemontese si av–
viasse verso l'assolutismo
politico, senza i freni delle
antiche istituzioni popolari
e democratiche.
Tentarono i Principi
Maurizio e Tomaso di ri–
susciLare le assemblee de–
gli Stati generali; ma il
tentativo rimase senza ef–
fetto: da troppo tempo
questo istituto era stato
messo, consapevolmente,
da parte. Unico freno alla
volontà del Sovrano era
l'obbligo di sottoporre ' i
rescritti alla registrazione
dei Senati e della Camera
dei Conti; ma anche questi
istituti, durante la guerra civile, erano alquanto scaduti d'autorità e .
non avevano ormai l'energia necessaria ad opporsi
ai -.
cosiddetti
comandi imperativi del Principe. Ogni conflitto sarebbe stato inu–
tile e forse anche pericoloso per gli enti politici che lo avessero
promo sso.
Vi era sibbene
il
Consiglio di Stato; ma i membri di que sto
Corpo, puramente consultivo, erano nominati dal Duca, il quale poteva
accoglierne o respingerne a suo talento le deliberazioni.
(1) Carlo Alberto gli dedi cò un monumento presso quello del Principe Tomaso
nella cappella della Sindone . Il basamento
è
assai elevato
j .
su di esso l'ono col–
locate, in tre nicchie separate, tre figure che alludono al carattere del Principe:
a sinistra la
Pace.
a destra
i '
A rchitett ura ,
che tiene una tavoletta ov'è incisa la
pianta della Cappella fatta costrurre da lui, nel mezzo la
Magnificenza .
Torino
gli dedicò
Piazza Carlina.